Il Tirreno

Il fenomeno

Etna, crolla una parte del cratere: una maxi nube eruttiva si alza in cielo, turisti in fuga – Video


	(foto Lapresse)
(foto Lapresse)

Il tremore vulcanico ha raggiunto livelli particolarmente elevati, con un'intensa concentrazione delle sorgenti localizzata nell’area del cratere attivo

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Una densa nube vulcanica si è alzata per diversi chilometri sopra l’Etna – alle 11,30 circa di lunedì 2 giugno – , segnalando una fase particolarmente intensa dell’attività eruttiva del vulcano siciliano.

Cosa è successo

Secondo quanto riportato dagli esperti dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania, la nube sarebbe stata generata da un flusso piroclastico — un fenomeno verosimilmente innescato dal cedimento di una porzione del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. Le prime analisi indicano che il materiale ad alta temperatura non avrebbe superato i limiti della Valle del Leone, contenendo così l’impatto diretto sulle aree circostanti.

Fontana di lava

Contemporaneamente, si è verificato un cambiamento nell’attività eruttiva del cratere di Sud-Est, che ha evoluto in una fontana di lava. Il tremore vulcanico ha raggiunto livelli particolarmente elevati, con un'intensa concentrazione delle sorgenti localizzata nell’area del cratere attivo. Le osservazioni sono in continuo aggiornamento e l’INGV monitora la situazione per valutarne possibili evoluzioni nelle prossime ore.

Turisti in fuga

Alcuni video testimoniano la fuga dei turisti che stavano prendendo parte a un’escursione sull’Etna. Momenti di paura e un fuggi fuggi generale mentre dal vulcano si alzava la colonna eruttiva di fumo. 

Il sindaco di Catania

Alle 13,58 di lunedì 2 giugno arrivano le parole del primo cittadino di Catania: «Ho sentito ora l’Ingv, è tutto normale e sotto controllo». Lo dice all'Adnkronos Enrico Tarantino, sindaco della città etnea. «Non c’è alcuna criticità, è un fenomeno che si ripete e, tra l’altro, alla luce del monitoraggio del vulcano era già previsto ed era stato impedito l’accesso delle aree sommitali. È la nostra montagna, che ormai abbiamo iniziato a conoscere in ogni sua manifestazione».

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