Aumenti in busta paga a giugno per gli statali: più soldi anche agli insegnanti
Il beneficio varierà in base al reddito annuale con un limite massimo fissato a 40mila euro
Nel mese di giugno, i dipendenti pubblici – inclusi docenti e personale scolastico – vedranno un aumento degli stipendi netti grazie all'effetto del taglio del cuneo fiscale introdotto con l'ultima legge di Bilancio. Il beneficio varierà in base al reddito annuale, con un limite massimo fissato a 40mila euro.
Per i lavoratori con redditi fino a 20mila euro lordi annui, è prevista un’indennità proporzionale al reddito. Le percentuali si articolano così:
7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro;
5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000 euro;
4,8% per chi rientra nella fascia 15.001-20.000 euro.
Per chi percepisce più di 20mila euro, il meccanismo cambia: non si tratta più di un’indennità, ma di una detrazione fissa di 1.000 euro per i redditi compresi tra 20.001 e 32.000 euro. Oltre questa soglia, e fino ai 40mila euro, la detrazione si riduce progressivamente, fino a scomparire.
Il provvedimento, che riguarda anche gli insegnanti supplenti, rappresenta un intervento a favore dei lavoratori pubblici dopo mesi di attesa. L’effetto sarà visibile a partire dalle buste paga di giugno.