Agguato a Milano in pieno giorno, due sicari sparano al nuovo capo della curva del Milan: vivo per miracolo
L’indagine è affidata alla Squadra Mobile, che sta esaminando le telecamere di videosorveglianza della zona per risalire agli autori dell’aggressione armata
MILANO. Milano, pieno giorno, via degli Imbriani: due uomini a bordo di uno scooter si sono accostati a un'auto e hanno aperto il fuoco prima di fuggire rapidamente. La scena ha scatenato il panico tra i passanti e sul posto sono accorse subito le pattuglie della polizia. Ma il colpo di scena è arrivato poco dopo: l'auto bersagliata dai proiettili è tornata sul luogo dell'agguato, con un evidente foro sulla carrozzeria.
Il ritorno sul posto del presunto obiettivo
All'interno della vettura si trovava Luca Guerrini, noto ultrà del Milan, che fortunatamente è uscito illeso dall'attacco. Guerrini, 27 anni, si è presentato spontaneamente agli agenti della squadra mobile ed è stato interrogato per chiarire la dinamica dei fatti. La polizia ha recuperato due proiettili, uno conficcato nella carrozzeria e l’altro trovato all’interno dell’abitacolo. I primi rilievi balistici confermano che i colpi sparati sarebbero stati più di due.
L'agguato
La segnalazione al numero di emergenza 112 è arrivata intorno alle 13 di giovedì 8 maggio. In base alla ricostruzione degli inquirenti, i due sicari su scooter hanno aperto il fuoco contro l'auto e sono fuggiti rapidamente. Guerrini, alla guida della vettura, è riuscito a scappare per mettersi al sicuro e solo successivamente ha fatto ritorno sulla scena, dove sono proseguite le indagini con il supporto della polizia scientifica.
Chi è Luca Guerrini
Il nome di Luca Guerrini non è nuovo nell’ambiente delle tifoserie organizzate. Proprietario di un negozio di tatuaggi in via Mercantini, legato al franchising "Italian Ink" riconducibile a Luca Lucci, ex leader storico della curva milanista, Guerrini ha un passato già segnato da un anno di Daspo. Dopo aver scontato la sanzione, è tornato a frequentare la Curva Sud, che negli ultimi tempi è stata colpita duramente dall’inchiesta “Doppia Curva” e dagli arresti che ne sono seguiti. Questo ritorno in posizione di rilievo tra gli ultrà rende difficile non collegare quanto accaduto a un possibile regolamento di conti nell’ambiente del tifo organizzato.
Le indagini
Al momento, gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulle piste seguite, ma l'ipotesi che la sparatoria sia legata a dinamiche interne o esterne al mondo ultrà milanista appare sempre più concreta. L’indagine è affidata alla Squadra Mobile, che sta esaminando le telecamere di videosorveglianza della zona per risalire agli autori dell’agguato.