Il benessere secondo Marco Liorni: "La mia vera fonte di energia è la famiglia"
Intervista al conduttore Rai, che segue una severa disciplina. "Mi impongo uno stile di vita sano: cammino a lungo, mangio con attenzione, bevo fino a quattro litri di acqua al giorno. Per allenare la mente? Gioco a scacchi. Mia moglie e le mie figlie mi regalano forza e stabilità"
Marco Liorni appare sempre in grandissima forma e, stagione dopo stagione televisiva, per lui il tempo sembra essersi fermato. Merito anche di una vera e propria disciplina di vita, non solo fisica ma anche mentale che si è imposto. “Qualche piccolo ‘acciacco’ ogni tanto, però, si fa sentire”, dice sorridendo.
“Sono appena uscito dall’ennesima seduta di fisioterapia per curare una entesopatia del tendine d’achille, uno stato di infiammazione che mi provoca dolore e mi impedisce di camminare bene. Cammino tantissimo, quotidianamente e quando posso raggiungo anche gli studi della Rai a piedi. È una vera e propria terapia per me. È una forma di meditazione, che dopo ti regala un vero stato di benessere. Quei minuti tutti per me, non solo per fare attività fisica, ma anche per scaricare le tensioni o ricaricare le batterie. A mio avviso, non c’è nulla di più salutare di una lunga camminata all’aria aperta, specie quando ci sono le belle giornate di sole. Quei raggi sul viso sono un vero toccasana anche per il buonumore. Ma qualcosa si è ‘inceppato’: a furia di camminare ho creato questo stato infiammatorio, forse dovuto a qualche errore posturale. Sono anche molto attento alla scelta delle scarpe, che ho acquistato dopo aver fatto il test baropodometrico del piede sopra un’apposita pedana. Ora con la tecarterapia, magnetoterapia, ultrasuoni e poi ghiaccio, impulsi vari... sto già meglio. A breve conto di riprendere le mie lunghe passeggiate, anche prima di Reazione a Catena, che torna in onda su Raiuno dal 6 giugno fino al 30 ottobre. Italiasì, invece, inizia il 17 settembre.
Per quanto riguarda l’alimentazione, segue una dieta particolare? Ci sono dei cibi che deve limitare?
“In casa facciamo molta at- tenzione alla scelta dei cibi che portiamo in tavola. Cerchiamo di abbinare gusto e salute. Non lo faccio per una questione di estetica o di semplice ricerca del peso forma, ma per una questione di salute. Nella mia famiglia ci sono stati dei casi di diabete e io devo fare attenzione a mantenere in equilibrio i valori della glicemia. E, in questi casi, sono fondamentali l’alimentazione e l’attività motoria. Giovanna, mia moglie, ha trovato una maniera per fare dei dolci totalmente senza zucchero, utilizzando l’eritritolo. E così nascono torte alla carota o alla mela, con farine integrali e a basso indice glicemico. Anche le mie figlie Emma e Viola sono cresciute con l’idea che sia giusto mangiar sano, senza privazioni o esagerazioni. Uno stile di vita, al quale poi si aggiungono a volte quegli strappi alla regola. Nel fine settimana, per esempio, ci piace il tradizio- nale pranzo domenicale. Un momento di ritrovo familiare, così come a colazione: abbiamo un vero e proprio rito. La facciamo tutti e quattro insieme prima che comincino i vari impegni di ciascuno di noi. Ci riusciamo meno a cena: ma il mattino ha tutto il sapore di famiglia. E davvero si inizia con uno sprint in più. Un’altra cosa che faccio regolarmente è quella di bere tre (anche quattro in estate) litri di acqua al giorno, fuori dai pasti.
La famiglia rappresenta per lei il fulcro della sua vita...
“Mia moglie e le mie figlie sono la mia forza. Per me la famiglia è amore, stabilità, equilibrio, è tutto. Il benesse- re che ne deriva mi aiuta in tutto quello che faccio, anche nel lavoro. Ti regala quella serenità che ti aiuta ad affrontare le giornate magari più intense. Il lockdown ha permesso a me e ai miei cari di stare tanto insieme: è stato il rovescio della medaglia positivo. Sono stati momenti davvero importanti emotivamente. La forza della famiglia ci ha rassicurati. Non so bene quali conseguenze avrà questa pandemia sui giovani. Certo è che i giovani hanno risentito molto della mancanza di socializzazione, di queste distanze forzate, dei rapporti a distanza”.
Lei è ansioso?
“Non mi ritengo un uomo ansioso. Piuttosto ho un’ansia produttiva, la sera prima della diretta sono più in tensione perché penso a tutta la puntata. Ho quell’adrenalina che mi porta a cercare di dare sempre il meglio di me. Poi ho imparato ad andare a dormire anche senza cenare, per non appesantirmi e dormire bene. Il buon sonno è tutto: per l’energia, per l’umore, per la concentrazione. Su questo sono molto attento: la sera prima della diretta evito uscite, cene, mi impongo disciplina”.
E il tempo libero? Coltiva qualche hobby?
“La verità? Ho la fortuna di fare il lavoro che più mi piace. Ho trasformato i miei hobby nella mia professione. Da ragazzo amavo la radio e poi ho avuto la possibilità di farla come attività, fino a sbarcare in tv. Il contatto con il pubblico mi piace, raccontare storie, divertire... Poi gioco a scacchi. Lo faccio anche online e la sera mi ri trovo a giocare con persone che non conosco, quindi, a impegnarmi molto perché non conosco l’avversario. Gli scacchi ti permettono di concentrarti molto e di estraniarti per un po’ dal mondo che ti circonda. Se non sei concentrato è finita... basta una mossa sbagliata per perdere una partita. È anche questa a mio avviso una forma di meditazione e questo gioco ti insegna ad agire con tattica e strategia. Ed è un allenamento pazzesco per la mente. La testa è il motore della nostra vita. Prendiamocene cura”.