Il Tirreno

Sani e belli
Psicologia

Dipendenza affettiva: come spezzare la catena

di Francesca Birello*
Dipendenza affettiva: come spezzare la catena

Una condizione psicologica in cui amare diventa sofferenza ed ossessione, in cui ci si sente incapaci di interrompere la relazione disfunzionale e fare a meno dell’altro. Ha origine da traumi di abuso emotivo, negligenza emotiva durante l’infanzia, dinamiche familiari non risolte

3 MINUTI DI LETTURA





La dipendenza affettiva è una condizione psicologica in cui amare diventa sofferenza ed ossessione, in cui ci si sente incapaci di interrompere la relazione disfunzionale e fare a meno dell’altro. Quando il legame di coppia annebbia i propri bisogni e ci si lega all’altro soffocando l’individualità si parla di love addiction o dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva fa parte delle “New Addiction”, nuove dipendenze di tipo comportamentale, tra cui si ritrovano la dipendenza da Internet, il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza da sesso, la dipendenza da sport, lo shopping compulsivo, la dipendenza da lavoro. Sono processi che presentano le stesse caratteristiche della tossicodipendenza, ma non sono causati dall’azione di una sostanza.

Ad oggi la dipendenza affettiva non si ritrova nei manuali diagnostici, ma a partire dagli anni ‘70, è stata definita come un disturbo autonomo, che presenta aspetti comuni a tutte le tipologie di dipendenza e caratteristiche tipiche che riguardano l’innamoramento e la relazione sentimentale. Al contrario nella pratica clinica spesso incontriamo pazienti che non riescono a spezzare relazioni intime profondamente distruttive, che generano sofferenza e danneggiano la loro vita. Donne e uomini sprofondati, calpestati da quello che credono essere il sentimento più nobile e che invece è il sintomo di una psicopatologia relazionale.

Vorrei tranquillizzare chi legge anche dicendo che il desiderio di amare e di essere amati è un bisogno sano e fondamentale ed un certo grado di dipendenza dall’altro è parte integrante di ogni storia d’amore, specialmente nelle prime fasi dell’innamoramento in cui le persone sperimentano diversi sintomi correlati alle dipendenze, sia da sostanze che comportamentali, tra cui euforia, astinenza, tolleranza, dipendenza fisica e psicologica, ricaduta. Trovarsi in una relazione stimola le aree cerebrali legate alla ricompensa, proprio come nelle droghe; allo stesso tempo, portare a termine una relazione può provocare ansia e depressione.

Dall’amore sano all’amore disfunzionale

Solo quando la relazione diventa l’obiettivo principale e le caratteristiche dipendenti assumono la connotazione di necessità assolute, diventando rigide e pervasive, il rischio è la dipendenza affettiva patologica. Il passaggio da un innamoramento sano ad un innamoramento disfunzionale avverrebbe per la variazione del desiderio in bisogno necessario e del piacere in sofferenza. Il segno principale di ogni forma di addiction è il craving, ovvero l’intenso desiderio della sostanza o della relazione dalla quale l’individuo dipende. In assenza di soddisfacimento, la persona sperimenta sofferenza. Da cosa ha origine? La letteratura scientifica ha dimostrato che fattori predisponenti possono essere presenza di traumi di abuso emotivo, negligenza emotiva durante l’infanzia, dinamiche familiari non risolte, ma può svilupparsi anche in chi, da adulto, ha sperimentato il trauma della manipolazione affettiva, dell’abbandono, tradimenti, maltrattamenti (sia fisici che psicologici). Questi fattori fanno sì che la persona perda fiducia in se stessa, ritenendo di valere solo se resta insieme a un’altra persona.

* psicologa e psicoterapeuta

Primo piano
Dopo l’incidente

Esplosione a Calenzano, danni a cento aziende: la paura dei lavoratori, il bilancio e come avere i risarcimenti

di Elena Andreini
Sportello legale