Papa Francesco: «L’omosessualità non è un crimine»
Città del Vaticano In un’intervista rilasciata all’Associated Press Papa Francesco ha criticato le leggi che criminalizzano l’omosessualità come «ingiuste», dicendo che Dio ama tutti i suoi figli così come sono e ha invitato i vescovi cattolici che sostengono tali leggi ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa. «Essere omosessuali non è un crimine», ha detto Francesco, il quale – riferisce l’Ap – ha riconosciuto che i vescovi cattolici in alcune parti del mondo sostengono leggi che criminalizzano l’omosessualità o discriminano la comunità Lgbtq, e lui stesso ha parlato della questione in termini di «peccato».
Ma ha attribuito tali atteggiamenti a contesti culturali e ha detto che i vescovi in particolare devono sottoporsi a un processo di cambiamento per riconoscere la dignità di tutti. «Questi vescovi devono avere un processo di conversione», ha detto il Papa, aggiungendo che dovrebbero applicare «la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi». L’atteggiamento di critica al pontificato «non lo riferirei a Benedetto, ma a causa dell’usura di un governo di dieci anni», ha detto il Papa.
All’inizio, la sua elezione è stata accolta con un senso di «sorpresa» per un Papa sudamericano, poi è arrivato il disagio «quando hanno iniziato a vedere i miei difetti e non gli sono piaciuti», ha detto. «L’unica cosa che chiedo è che me le dicano in faccia, perché è così che cresciamo tutti, giusto? ». Francesco ha elogiato Benedetto come un «gentiluomo» e ha detto della sua morte: «Ho perso un papà», «per me era una sicurezza». «Sono in buona salute. Per la mia età, sono normale», ha aggiunto il Papa nell’intervista.
Ma ha rivelato che la diverticolosi, per la quale era stato operato a luglio 2021, era «ritornata». Il pontefice ha anche rivelato di avere avuto una piccola frattura ossea al ginocchio dovuta a una caduta; la frattura è guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. «Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute», ha concluso Francesco. l