Il Tirreno

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20 marzo 2018
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(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Le due femmine di rinoceronte bianco settentrionale sopravvissute a Ol Pejeta sono la sorella di Sudan, Najin, e la figlia di questa, Fatu. I naturalisti hanno congelato lo sperma di diversi rinoceronti bianchi deceduti e sperano di ridare vita alla specie con la fecondazione artificiale. La tecnica prevede il prelievo di ovuli dalle due femmine sopravvissute, la fecondazione in vitro con lo sperma congelato e l'impianto degli ovuli in femmine di rinoceronte bianco meridionale, che farebbero da madri surrogate.

I rinoceronti bianchi settentrionali sono stati sterminati negli anni Settanta e Ottanta dai bracconieri, a causa di un boom della domanda di corni per la medicina tradizionale cinese e per i manici dei pugnali in Yemen. Le popolazioni di Uganda, Repubblica Centrafricana, Sudan e Ciad sono state spazzate via.

I 20-30 esemplari sopravvissuti nel Parco nazionale di Garamba, nella Repubblica Democratica del Congo, sono stati uccisi nella guerra civile intorno al 2000.

Nel 2009 sopravvivevano solo quattro esemplari di rinoceronte bianco settentrionale, due maschi (Suni e Sudan) e due femmine (Najin e Fatu), nello zoo di Dvur Kralové nella Repubblica Ceca.

Quell'anno i quattro furono trasferiti nella riserva kenyana di Ol Pejeta, sperando che si riproducessero. Sorvegliati 24 ore su 24 da ranger armati, nutriti con una ricca dieta, non hanno dato alla luce cuccioli. Il maschio Suni è morto per cause naturali nel 2014. (ANSA).

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