Furto in villa, ladro si scusa con la 90enne mentre cerca di rubarle la fede: «Mi ha accarezzato e detto che sono una brava signora» – Il faccia a faccia surreale
Albinia, l’anziana era a letto: tutto è successo nel tardo pomeriggio. La figlia: «Mia madre ha avuto coraggio ed è stata calma, ma non siamo tranquilli nelle nostre case»
ALBINIA. L’ha accarezzata con una mano mentre con l’altra cercava di rubarle la fede e rovistare nel comodino. È successo a casa di una donna novantenne, Maria Osanna, mamma di Monica Torrini, vice governatrice della Misericordia di Albinia: i ladri le sono entrati in casa e uno di loro per farla stare tranquilla l’ha accarezzata mentre cercava di derubarla.
Tutto è successo nel tardo pomeriggio del 7 dicembre in una villetta della frazione. A raccontarlo al Tirreno è la stessa Torrini. «Ho finito il turno in Misericordia verso le 17,15 – dice Torrini – e sono andata da mia mamma a darle le medicine e a sistemarla. Lei va a letto e guarda la televisione e non si alza per la cena. Alle 17,40 ero ancora dentro casa sua. Poi sono scesa al piano di sotto dove abito e sono andata a fare una doccia».
Il racconto
Secondo Monica Torrini tutto è succo fra le 18 e le 18,30. «Mia mamma non è sicura di quante persone fossero – continua la vice governatrice – ma crede tre perché vedeva alcune luci nell’altra stanza. A quel punto mia mamma ha chiesto “Chi è? Chi c’è?”. Le sagome che vedeva si sono dileguate forse in un’altra stanza. Lei è rimasta calma e non ha urlato». Una delle persone che era in casa è entrata in camera e le si è avvicinata. La novantenne non ha visto bene il volto e non lo ricorda. Il ladro ha iniziato ad accarezzarla.
«Le ha anche detto che mia madre era una brava signora e le ha chiesto scusa perché lei gli ha detto che “queste cose non si fanno”». Il ladro non è riuscito nemmeno a sfilare la fede perché ormai non esce più dal dito. Maria Osanna gli ha anche detto che tanto non ci sarebbe riuscito. Chi è entrato nell’abitazione non ha portato via molto: forse due anelli. Il resto era stato già rubato anni prima: l’anziana aveva affidato quello che aveva alla figlia a cui poi hanno svaligiato la cassaforte portando via tutto.
La denuncia
«È andata bene – aggiunge Torrini – non hanno fatto del male a mia mamma. Hanno sfondato una porta ma questo si può riparare».
Monica, dal piano di sotto, ha sentito rumori e si è chiesta come mai la mamma si fosse alzata. Poi, quando i ladri sono andati via, sua mamma le ha bussato per chiamarla. Le ha detto che erano entrate persone. Sono stati chiamati i carabinieri. Ieri mattina Monica è andata a sporgere denuncia. «Mia mamma ha avuto coraggio ed è stata calma – conclude – ma si tratta sempre di una donna di 90 anni con un naturale decadimento cognitivo legato alla sua età. Una donna che deve essere protetta. Non siamo più tranquilli nelle nostre case, e questo non è giusto, non è umanamente giusto vivere così. Ringrazio i carabinieri, intervenuti con grande rapidità e professionalità. E non per ultimo ringrazio il 112: non sono stata lasciata sola un minuto. Il carabiniere al telefono è rimasto con me fino all’arrivo della pattuglia».
