La misura
Grosseto, dalle Marche un aiuto per Irene Dari: la catena solidale si allarga ancora
Creato un presepe speciale: le offerte serviranno a sostenere la giovane madre di Cinigiano che ha perso gli arti
GROSSETO. La solidarietà corre sulla Tirreno – Adriatica. Mummuiola, piccolo paese delle Marche, si mobilita per Irene Dari. In questo piccolo paese di poche anime viene realizzato un presepe meccanizzato. Lo fa, con cura certosina, Alberto Grasselli che da anni trasforma questa sua creazione in un gesto di solidarietà.
Quest’anno il suo presepe ha dato vita a un ponte virtuale che collega la Maremma alle Marche: il ricavato delle offerte del presepe sarà devoluto a Irene Dari, la quarantenne che un anno fa ha perso i 4 arti dopo uno shock settico.
Grasselli ha 61 anni. È un ex finanziere. Una malattia lo ha costretto al congedo. Nella piccola frazione di Cingoli, l’uomo realizza questo presepe dove ogni statuina è meccanizzata. Grasselli però vuole che il suo presepe abbia una finalità. Così destina le offerte in beneficenza. Quest’anno è venuto a conoscenza, leggendo un articolo sul Tirreno, della storia di Irene.
«Ho letto la storia di Irene e sono rimasto senza parole – racconta al nostro giornale – mi ha profondamente colpito e così mi sono subito documentato e ho cercato di mettermi in contatto con la Misericordia di Cinigiano. Non è stato facile perché il numero che hanno scritto sulla pagina Facebook mi dava inesistente. Sono così arrivato a chiamare il Comune per chiedere di essere messo in contatto con Guglielmo Bertini, della Misericordia di Cinigiano. Così ho potuto avere tutte le informazioni necessarie e chiedere il permesso per destinare le offerte a Irene con la quale ho parlato».
Il 61enne ha avuto modo di confrontarsi con Irene, di constatarne la grande forza e determinazione e questo lo ha spinto ancora di più a darsi da fare. L’ex finanziere ama il presepe tanto che quest’anno ha fatto realizzare due statuine con il volto di suo padre e sua madre.
L’allestimento è esposto dove una volta c’era la bottega di generi alimentari dei suoi genitori. Un amore che non è fine a se stesso ma che si trasforma in altruismo e generosità. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cingoli e ha la collaborazione della polisportiva Victoria e dei Presepi Pigini dove Grasselli prende le sue statuine meccanizzate. Anche diverse aziende hanno già contribuito donando offerte. Il presepe è stato inaugurato il 29 novembre.
«È stato un segno – dice Grasselli – perché un anno fa, il 29 novembre, Irene era in ospedale tra la vita e la morte. Il 29 di quest’anno, invece, si è collegata con noi in videochiamata ed è stata una gioia immensa per noi. Sentirla e vederla è stato un regalo enorme».
La storia di Irene ha colpito molto anche l’amministrazione comunale di Cingoli – dice il sindaco Michele Vittori – che «ha voluto patrocinare questa lodevole iniziativa che nasce dall’impegno di Alberto Grasselli e della sua famiglia, che realizzano con passione e dedizione questo meraviglioso presepe meccanizzato visitabile dalla popolazione in occasione delle festività natalizie, con l’unico scopo di raccogliere fondi per sostenere la giovane Irene. Un esempio concreto di solidarietà».
«Abbiamo scelto di patrocinare il presepe di Mummuiola perché racconta l’anima del nostro territorio -dice l’assessora al turismo e alla promozione Cristina Nardi – Non è solo un allestimento suggestivo ma anche un gesto che unisce la comunità. Quest’anno il presepe assume un valore ancora più profondo visto che le offerte saranno destinate alla giovane mamma Irene. La sua forza ha commosso tutta la comunità cingolana».
