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«Se compri casa qui ti diamo 7mila euro», l’incentivo contro lo spopolamento nel borgo toscano: come funziona

di Sara Venchiarutti
Una veduta del borgo e il sindaco
Una veduta del borgo e il sindaco

La filosofia della misura: «L’obiettivo è rendere il costo della vita inferiore, con un elemento di socialità maggiore che contraddistingue i paesi»

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MONTEROTONDO M. Un contributo del 20% del valore di acquisto dell’immobile (fino a un massimo di 6mila euro), a cui si aggiungono mille euro a copertura delle spese notarili. Il Comune di Monterotondo Marittimo li darà a chi decide di costruire la propria vita in paese, comprando lì la prima casa. La giunta ha infatti approvato anche quest’anno – per la seconda volta, – il bando “Abitare Monterotondo Marittimo”.

Il bando

L’anno scorso, la prima “edizione”, hanno ottenuto il contributo sedici famiglie: molte erano già residenti ma con l’incentivo sono rimaste in paese, o un figlio che prima abitava con i genitori e che voleva uscire da casa lo ha fatto, ma acquistandone una a Monterotondo Marittimo. Altri invece, un po’ meno ma comunque ci sono stati, sono addirittura venuti da fuori.

Cosa c’è da sapere

Il bando è finanziato con risorse proprie del Comune per un totale di 60mila euro e potranno presentare domanda persone fisiche o coppie, a condizione che stabiliscano la propria residenza nel comune entro sei mesi dal rogito e si impegnino a mantenere l’abitazione come prima casa per almeno dieci anni. «Una misura concreta – spiegano dall’amministrazione comunale – per incentivare l’insediamento stabile e contribuire al recupero del patrimonio edilizio esistente. L’esperienza delle scorse edizioni ci ha dimostrato che queste risorse possono rappresentare un importante sostegno per giovani e famiglie che vogliono vivere a Monterotondo Marittimo, rafforzando la nostra comunità e contrastando lo spopolamento».

Le idee

Il dibattito sullo spopolamento delle aree interne sta attraversando l’Italia intera e una “ricetta” semplice per contrastarlo non c’è. Da parte sua la giunta, guidata dal sindaco Giacomo Termine, sta puntando sul rendere economicamente vantaggioso trasferirsi e vivere in un paese: il contributo di cui si è appena parlato, appunto, ma anche una serie di pacchetti come i finanziamenti per le ristrutturazioni degli edifici o il loro efficientamento energetico, il teleriscaldamento gratuito per le giovani coppie o il trasporto scolastico gratis, il rimborso sul pellet per chi vive in campagna.

«L’obiettivo – spiega Termine – è rendere il costo della vita inferiore con un elemento di socialità maggiore che contraddistingue i paesi». Ora il Comune, dopo un calo negli anni passati, ha raggiunto un equilibrio demografico ma, come per tutte le aree interne, i rischi dello spopolamento sono in agguato. «La tecnologia, soprattutto nelle aree interne dove abita una popolazione anziana importante – spiega Termine – non ha ancora sopperito alla diversa erogazione del servizio: le poste aperte tre giorni a settimana o la banca per un ragazzo giovane è quasi irrilevante, ma per un anziano non è così. Insieme bisogna elaborare un grande piano regionale che vada a toccare aspetti che l’ente comunale non può, dalle agevolazioni a chi investe nel territorio al servizio di trasporti pubblici fino alle strutture informatiche. 

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