Grosseto, ladri s’infilano nell’auto per rubare ma dentro perdono le loro chiavi
Il fatto in via de’ Barberi. «I due giovani sono tornati tre volte per cercarle»
Grosseto Nel cercare di trafugare oggetti nelle auto altrui – poca cosa, degli occhiali da sole e una decina di euro in monetine -, i ladri hanno invece perso qualcosa di loro. E non di poco conto: un mazzo di chiavi, a cui avevano pure attaccato un coltellino, e che hanno cercato disperatamente per tutta la notte, tornando più volte (almeno tre) nel luogo del furto per tentare di ritrovarle. Sembra davvero l’applicazione più semplice del principio del contrappasso quanto avvenuto nella notte tra ieri e giovedì in via de’ Barberi.
Tutto è iniziato giovedì sera, verso le 11,30, quando una cittadina sente alcuni rumori sotto la propria finestra. «Ero stanca e ho pensato che fosse mio figlio rientrato tardi», spiega. In realtà qualcuno si era introdotto nella piazzetta e hanno rubato il motorino Liberty bianco del figlio. «Mi sono accorta che l’avevano rubato verso le 2,30 di notte, quando è tornato mio figlio con l’amico e hanno visto che non c’era lo scooter», aggiunge.
Cosa c’entra con il furto nelle auto? Basta spostarsi di pochi metri, sempre lungo via de’ Barberi, e di pochi minuti. È infatti mezzanotte meno un quarto quando un'altra residente della via sente il cellulare squillare. Sullo schermo appare il nome della vicina, quella che abita al primo piano della palazzina. «Per un attimo – racconta la cittadina, che ha 54 anni – ho avuto paura, pensavo mi chiamasse per i miei figli che erano fuori. Rispondo e mi dice “Guarda, ti sono entrati i ladri nell’auto”. Lei aveva la finestra aperta e dal balcone li ha visti». Quando invece sono scesa non c’erano più. Erano in due, sui 18-20 anni, arrivati – per l’appunto – con uno scooter bianco. «L’età precisa però – sottolinea la donna – è impossibile dirla perché era molto buio e non li abbiamo visti benissimo; di sicuro erano giovani».
I due hanno provato a entrare anche in un’altra macchina parcheggiata lì, ma non ci sono riusciti. «Nella mia invece sì, sono entrati. Hanno forzato e rotto la serratura dell’auto dal lato del passeggero. Ora – spiega l’abitante – non posso chiuderla neppure più a chiave, dovrò andare a farla riparare». E alla fine il bottino che i due si sono portati via consiste in un mazzo di chiavi («che avevo per lavoro», spiega la donna) e in diverse monetine per un totale di sì e no dieci euro. «Mi hanno anche svuotato il cassettino che c’è davanti, con delle ricette mediche e i miei occhiali da sole», aggiunge.
Ma la vicenda non è finita qua. Dentro l’abitacolo, infatti, la signora trova un mazzo di chiavi non suo. Perso dai ladri. E infatti dopo un po’, verso mezzanotte e venti, i due ritornano con lo stesso scooter bianco, con ogni probabilità quello rubato poco prima lì vicino. «Erano gli stessi ragazzi. Ho urlato loro “avete dimenticato le chiavi”. Allora sono andati dritti verso l’argine e a quel punto sono scappati».
Passa qualche ora e alle 3,30 di notte ritornano con lo scooter e, nel mezzo, «li abbiamo visti passare di nuovo anche con un’ auto per cercare queste chiavi, che non hanno trovato perché le avevo io», sottolinea la cittadina. O, meglio, «ora non le ho più perché le ho consegnate ai carabinieri, dopo avere sporto denuncia», aggiunge. Ieri mattina infatti è andata in caserma.
Anche il motorino è stato ritrovato ieri, sempre in mattinata, buttato in mezzo alla strada all’altezza della piscina e rotto sul davanti, verosimilmente per armeggiare con i fili e farlo partire non avendo le chiavi.
«Ero molto scoraggiata e allora – racconta la donna – ho pubblicato un post su Facebook e grazie a quello la mamma del proprietario ha ritrovato il mezzo. Sono delusa e amareggiata. Abito da sola e stanotte (ieri, ndr) ho paura che ritornino per cercare le chiavi, che comunque non ho più».
Tanto più che questo non è il primo episodio simile che accade. «Mi è successo lo stesso circa cinque anni fa con la macchina di mio figlio: presero un tombino – racconta la cittadina – per spaccare il finestrino e rubare sempre all’interno dell’abitacolo. Farò denuncia, ma vorremmo essere più tutelati». l
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