Grosseto, nuova Rsa con 80 posti letto: dove sarà realizzata e il progetto
L’iter procedurale sta muovendo i primi passi. A candidarsi per la realizzazione è un colosso friulano già proprietaria di 91 residenze sanitarie
ARCILLE. È passata sottotraccia oscurata dalla delibera che ha sancito la decadenza da consigliere comunale dell’ex sindaco Luca Grisanti, ma lo scorso 16 giugno il consiglio comunale di Campagnatico ha licenziato un’altra importante delibera. Che a suo modo potrebbe comportare una grande novità per il piccolo comune collinare.
Su iniziativa della giunta guidata dal sindaco Elismo Pesucci, infatti, è stata adottata una variante d’iniziativa privata al piano operativo per la realizzazione di una nuova Rsa che ospiterà anziani non autosufficienti. Il terreno individuato dalla variante è nella frazione di Arcille, subito dopo la sede del Consorzio agrario, lungo la strada comunale delle Cantinelle Pian della Pila. A poche decine di metri dalla rotonda sulla provinciale della Voltina. Il terreno privato si estende su un rettangolo di circa un ettaro di superficie.
A candidarsi alla realizzazione della struttura è la società friulana Orizzonti Sereni Holding Spa, una delle principali realtà italiane nel settore con 6.000 posti letto e 3.800 dipendenti fra Italia e Spagna, suddivisi fra 91 Rsa, 9 comunità per minori e sei comunità per persone psichiatriche. «L’adozione della variante – spiega il vicesindaco e assessore all’urbanistica Alessandro Ulmi – è il primo passo concreto di una procedura che una volta conclusa porterà grandi vantaggi alla frazione di Arcille e al comune di Campagnatico, sia in termini di servizi che di nuova occupazione. Orizzonti Sereni è un operatore di primissimo piano a livello nazionale, e ci ha manifestato la volontà di realizzare una residenza sociale assistita dedicata agli anziani non autosufficienti con 80 posti letto, una parte dei quali possono essere utilizzati anche per pazienti lungodegenti. Dal punto di vista occupazionale, le persone impiegate saranno altrettante nei vari profili professionali richiesti. Con il sindaco Pesucci, che ha seguito il dossier in prima persona, abbiamo ritenuto fosse un’opportunità da cogliere al volo. La scelta della Spa di realizzare la struttura ad Arcille, partendo dalla rilevazione di un bisogno sociale diffuso, deriva dal fatto che la frazione si trova ad appena una quindicina di chilometri da Grosseto, con l’ospedale della Misericordia facilmente raggiungibile attraverso la Scansanese. Orizzonti Sereni, inoltre, possiede in Toscana altre Rsa già accreditate con il servizio sanitario regionale».
L’edificio previsto si svilupperà su due piani su una superficie di 3.600 metri quadrati. I posti letto complessivi saranno 80, con camere tutte dotate di bocchette per l’erogazione di gas medicinali. La struttura sarà dotata di mensa, biblioteca, palestra e ambulatori. Dal punto di vista procedurale, essendo una variante ai sensi dell’articolo 25, comma 2Ter, della legge regionale 65/2014, trascorsi i tempi per la presentazione delle osservazioni da parte di enti pubblici e privati, con le eventuali controdeduzioni, l’atto dovrà tornare in consiglio per l’approvazione definitiva. Dopodiché la società potrà per presentare la richiesta di permesso a costruire. Il previsto arrivo della nuova Rsa, d’altra parte, potrebbe sconvolgere gli attuali equilibri nel grossetano, e soprattutto nell’area centrale della provincia dove già ci sono altre grosse strutture residenziali per persone non autosufficienti.
L’ultima delle quali è la Anni Azzurri Il Poggione2 del gruppo Kos, che ha aperto a Grosseto nel settembre del 2021. Gli equilibri in questione sono quelli relativi alla distribuzione delle quote sanitarie regionali, che in provincia di Grosseto sono circa 800. Quando apre una nuova Rsa, infatti, la Società della salute (Coeso, in questo caso) deve esprimere un parere sulla congruità rispetto alle quote sanitarie disponibili. Nel caso non vengano riconosciute le nuove strutture possono comunque aprire i battenti contando sul mercato privato, ma è chiaro che poter contare su almeno una parte di quote sanitarie sui posti letto disponibili facilita l’accesso dei degenti. Che altrimenti dovrebbero pagare la retta interamente a proprie spese. Va da sé che in regime di libera scelta c’è una grande competizione fra Rsa per accaparrarsi quote sanitarie.