Grosseto, mondo della politica in lutto: addio a storico consigliere di Anpi e sindacalista
Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati: fu anche candidato a sindaco a Campagnatico
CAMPAGNATICO. Mercoledì 11 giugno, a 71 anni, è mancato all’affetto dei suoi cari Euro Rocchi. A dare il triste annuncio la moglie, i figli, le nuore, i nipoti e i parenti tutti. Malato da tempo, grazie alle cure dei medici era riuscito a superare il peggio; poi, due sere fa, complicazioni fatali lo hanno raggiunto nella sua casa di Campagnatico.
Nato a Grosseto il 2 dicembre 1945, Rocchi era stato presidente di Arcicaccia di Grosseto per un trentennio, e per anni vicepresidente regionale dell’associazione venatoria; poi nell’Arct e infine nella Fidc - Unione cacciatori toscani: un amore per i suoi cani e una predilezione per il cinghiale (il fagiano, in seconda battuta). Storico consigliere del comitato provinciale Anpi “Norma Parenti” e rappresentante Spi Cgil, fu tra i protagonisti dell’estenuante braccio di ferro del 2014 tra i compaesani e Gergas (vinsero i cittadini); anni prima (era il 2003) era stato primo firmatario della petizione di protesta dei cittadini per i lavori interminabili di rifacimento della pavimentazione del paese, squarciata dagli interventi ai sottoservizi.
La politica
Due anni prima si era candidato a sindaco con la lista Sel-Idv totalizzando 102 preferenze (all’epoca dell’implosione del centrosinistra la sua lista venne ascritta tra quelle “di disturbo” al nome di Luca Ricciardi partorito dall’asse Api-Pd). «Il suo impegno politico era cominciato molto tempo prima, colonna portante della sezione comunale del Pci a Campagnatico», ricorda l’amico di una vita Emilio Guerrieri, che aggiunge: «In Comune era entrato da operaio prima di passare all’ufficio dei servizi demografici. Fu lì che stringemmo il nostro rapporto: sempre disponibile per tutti, incline allo scherzo e sempre pronto a socializzare. Dovessi dire chi è stato in poche parole – riassume – direi che è stato un buon uomo; anzi: un bonomo».
Il cordoglio
Al cordoglio si unisce Marco Ciarafoni, segretario “Unavi - Caccia programmata e tutela della biodiversità” e capo segreteria del sottosegretario Roberto Morassut al Mase: «Davi a tutti con le tue riflessioni la possibilità di inquadrare perfettamente i temi che andavano affrontati. Lunghi pomeriggi e lunghe serate, perché a tutti occorreva dare l'opportunità di esprimere le proprie opinioni anche quando serpeggiava il dissenso. Un atteggiamento imposto da quella forte tensione democratica che apparteneva alla tua modalità, Euro, di fare e di concepire la politica. E poi – continua – quelle lunghe telefonate che sconfinavano sui temi più generali e sulla sinistra, che pulsava forte nel tuo cuore. Ci siamo sentiti anche lungo il percorso della tua malattia di cui riconoscevi la gravità ma che hai affrontato sempre con grande temperamento e dignità».
Con lui anche il deputato del Partito democratico Marco Simiani: «Una persona perbene, appassionata e profondamente legata alla sua terra e ai suoi ideali. Lo ricordo per la coerenza, la generosità e l’impegno con cui ha vissuto ogni battaglia: nel sindacato, nell’associazionismo, nella politica, sempre animato da un profondo senso della giustizia e della democrazia». Si stringe alla famiglia anche Nicola Menale, amministratore di “Costruiamo una nuova Sinistra italiana, anche in Maremma!”: «A nome personale e di tutta la comunità di Sinistra italiana facciamo le più sentite condoglianze».
L’ultimo saluto
Rocchi lascia la moglie Maria Grazia e i due figli Luca e Stefano. La salma sosta alla casa funeraria Rocchi (in via dell’Olocausto a Grosseto), dove il 13 giugno alle 10 nella saletta è in programma una commemorazione organizzata dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia, fino alle 11,30; prima dell’ultimo viaggio in direzione del tempio crematorio. La famiglia di Euro Rocchi ha chiesto a tutti coloro che vorranno salutarlo non fiori ma opere di bene.