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Difficile operazione dopo la chemioterapia, paziente salvata con l’intervento ad alto rischio vita a Grosseto

Difficile operazione dopo la chemioterapia, paziente salvata con l’intervento ad alto rischio vita a Grosseto

Operazione dell'équipe chirurgica del dottor Coratti con i colleghi dell'Aou senese. La giovane paziente aveva avuto un improvviso peggioramento, ora è stata dimessa e sta recuperando l'autonomia

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GROSSETO. È stata dimessa e sta recuperando la sua autonomia la giovane paziente operata recentemente all'ospedale Misericordia di Grosseto dall'equipe del dottor Andrea Coratti e dai colleghi dell'Uoc Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone, diretta dal professor Piero Paladini dell'Aou Senese. La donna, con diagnosi di tumore delle strutture linfatiche localizzato nel torace, è stata trattata con chemioterapia, come previsto dal protocollo, ma ha subito una complicanza. Sono infatti comparse due fistole tra esofago e via aerea (trachea e bronco sinistro), un problema che ha creato una comunicazione anomala e patologica che può provocare serie complicanze.

I rischi e la decisione di intervenire

Nel caso specifico la comunicazione tra esofago e via aerea è una condizione estremamente grave e pericolosa, in quanto tutto quello che transita dal canale digestivo può defluire verso l'apparato respiratorio e comprometterne la funzione: la mortalità che si associa ad una fistola di questo tipo è estremamente elevata. «Dopo un primo tentativo infruttuoso di gestione endoscopica - spiega il direttore della Chirurgia generale dell'ospedale Misericordia, Andrea Coratti - abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente per risolvere il problema».

Il lavoro di squadra di due equipe

L'intervento è stato effettuato dalle due equipe di Chirurgia Generale del Misericordia e di Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone dell'Aou Senese. È stato effettuato un triplice accesso toracico, addominale e cervicale che ha comportato l'asportazione completa dell'esofago, la riparazione della trachea e del bronco sinistro. L'esofago è stato quindi sostituito con lo stomaco opportunamente riadattato a tale scopo e posizionato in sede toracica anteriore per non rientrare in contatto con la via aerea (onde evitare recidiva della fistola). «Il decorso postoperatorio - spiega il dottor Coratti - è stato lungo e impegnativo ma con esito estremamente positivo: la paziente, giunta inizialmente in ospedale defedata e in condizioni molto gravi, è stata dimessa con soddisfacenti recupero dello stato generale e autonomia». Non è la prima volta che la Chirurgia Generale di Grosseto e la Chirurgia Toracica di Siena effettuano interventi combinati: la collaborazione delle due équipe avviene ormai da diversi anni e in grande sintonia per la gestione di casi complessi che richiedano l'esperienza di entrambe le discipline.

Questo tipo di intervento - aggiunge il professor Paladini - spesso caratterizzato da un alto tasso di insuccesso e mortalità, è l'ennesima testimonianza di questo siano importanti il confronto e la sinergia tra équipe di grande competenza e professionalità, ed è anche espressione di una consolidata collaborazione tra l'Azienda Usl Toscana Sud Est e l'Aou Senese, che da anni si confrontano e si integrano con la finalità di migliorare i percorsi di cura per i cittadini del nostro territorio».

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