Grosseto, giunta e consiglio comunale: tutti i redditi
Valerio Pizzuti in testa con oltre 210mila euro, segue il sindaco Vivarelli Colonna. La classifica completa in fondo all’articolo
GROSSETO. È Valerio Pizzuti il “Paperone” del Comune di Grosseto. Sul sito istituzionale sono stati pubblicati i compensi e i redditi della giunta e dei 30 consiglieri del governo del capoluogo. Pizzuti, classe 1951, vicepresidente del consiglio comunale, responsabile del reparto di urologia del Misericordia e attuale direttore sanitario dell’istituto Andrea Vesalio, ha presentato la dichiarazione dei redditi più pesante nel 2024, con una cifra superiore a 210mila euro.
Oltre al capogruppo in consiglio della lista “Liberali, riformisti e socialisti”, ci sono altri sei amministratori cittadini che hanno superato i 100mila euro annui. Dietro a Pizzuti innanzitutto il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, anche grazie all’ultima tranche di aumento dell’indennità di carica deliberata, si attesta sopra ai 170mila euro (circa 50mila in più rispetto alla dichiarazione del 2023), in virtù anche di una situazione patrimoniale che lo vede proprietario e comproprietario di terreni e fabbricati. L’indennità di carica dall’Anci (che si basa sui dati demografici del Comune), con l’ultimo scatto è arrivata a 9.660 euro lordi mensili. Vivarelli Colonna è anche presidente del Coeso Sds, del distretto biologico della Maremma Toscana e presidente della Coagri Coop agricola, cariche per le quali – però – non percepisce compensi.
Lo scorso anno è stata ritoccata dall’Anci anche l’indennità per gli assessori, con un importo che va dai 7.245 euro – si parla sempre di cifre lorde – che spettano ogni mese al vicesindaco Bruni Ceccherini, ai 5.796 euro degli altri componenti (compreso il presidente del consiglio comunale Fausto Turbanti); a eccezione di chi deve dividere il proprio stipendio di rappresentante di giunta con quello di dipendente di un’altra azienda, come nel caso di Luca Agresti e Riccardo Megale.
Tra gli assessori l’unico sopra i 100mila è proprio Ceccherini. Appena sotto c’è Fabrizio Rossi, ma per i compensi ricevuti nella sua veste di parlamentare FdI. È stata invece esonerata dal presentare il “730” Maria Chiara Vazzano, che a settembre ha sostituito al sociale Sara Minozzi, uscita a luglio. Le cariche di assessore allo sport e all’urbanistica, poi, non possono prevedere compensi.
Una curiosità: l’assessore con il maggior importo per i viaggi di servizio e missioni, che ha la delega al turismo, che lo porta in giro per l’Italia, è Megale con 1.288 euro di rimborsi.
Detto di Pizzuti, in consiglio, gli unici a superare la fatidica soglia dei 100mila sono altri tre medici: l’urologo Alessandro Bragaglia, confluito da qualche mese nella lista “Vivarelli Colonna sindaco”, il funzionario medico di neurologia Manuele Bartalucci del gruppo misto, e Marilena del Santo, dermatologa-medico di famiglia da qualche mese in pensione, esponente di “Grosseto Città Aperta”.
Per tutti gli altri è motivo di orgoglio sedere sugli scranni del consiglio, rappresentare i cittadini e portare all’ordine del giorno mozioni per migliorare la qualità di vita della città, ma il compenso che ricevono per il loro impegno è ovviamente e puramente simbolico, visto che si basa sulla loro partecipazione alla vita del consiglio. Si va dunque dai 500-600 ai 2.993 euro percepiti in un anno da un consigliere di Forza Italia. C’è anche chi, come il dottor Bragaglia, ha completamente rinunciato al gettone di presenza.