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Follonica in lutto per la morte di Riccardo Braglia: la passione per le moto e il ricordo degli amici

di Maurizio Ceccarelli

	Riccardo Braglia
Riccardo Braglia

L'uomo, 62 anni, era conosciutissimo per aver gestito tanti anni un panificio. Tra le passioni quella per le due ruote, che non lo ha mai abbandonato nonostante il lavoro molto impegnativo

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FOLLONICA. Se ne è andato all’età di 62 anni nella sera di venerdì 22 novembre, Riccardo Braglia, molto conosciuto a Follonica per aver gestito per molti anni l’attività di panificio. Follonichese, aveva iniziato giovanissimo a fare il fornaio. Prima aveva gestito insieme alla ex compagna Laura Martini, anche lei tragicamente scomparsa alcuni mesi fa, il forno in via della Repubblica a Senzuno.

Da li, poi, l’apertura del panificio in via Lombardia e del punto vendita in via del Cassarello, punto di riferimento per gli abitanti del quartiere.

Persona solare, Riccardo ha dedicato la propria vita al lavoro, un lavoro di grande sacrificio, che ha sempre affrontato con professionalità, impegno e amore. Riccardo coltivava da sempre la passione per le moto, che portava avanti nonostante svolgesse un lavoro particolarmente impegnativo con orari notturni che gli lasciavano davvero poco tempo a disposizione. Ma il piacere di salire su una moto è sempre stato per lui fortissimo e di fatto non lo ha mai abbandonato. Per un periodo ha fatto parte anche del Moto club Follonica.

Soprannominato “El Condor”, Riccardo ha lasciato un grande ricordo in chi lo ha conosciuto e ha condiviso con lui amicizia e lavoro, come testimoniano i tanti messaggi lasciati da amici e conoscenti sui vari canali social. Fra questi quello di Mauro Rosini, appassionato proprio come Riccardo delle due ruote, che lo ricorda così: «Grazie per tutte le serate e le risate che ci siamo fatte tutti insieme in quelle bellissime e spensierate serate degli anni Ottanta e Novanta, quando il ritrovo era in piazza della stazione davanti alla paninoteca di “Tetto”. La piazza si presentava piena di macchine, tutte munite di grosse antenne. Antenne che stavano a significare che dentro c’era un “baracchino”, cioè una radio trasmittente CB. “Stessa storia, stesso posto, stesso bar” cantavano gli 883 in quegli anni. Era il gioco della “caccia all’antenna”, dove si andava a nascondere la macchina in una qualsiasi zona di Follonica e gli altri la dovevano trovare; un gioco semplice, che bastava a farci passare tante sere insieme. Ciao El Condor per le belle giornate trascorse insieme».

Anche Claudio Guccini ha voluto ricordare l’amico scomparso. «È un giorno davvero molto triste per me – racconta Guccini –. Riccardo era una persona perbene, un lavoratore instancabile che ha dedicato la vita alla propria attività di panettiere. Aveva molti amici e questo a conferma che parliamo di una persona gioiosa e sempre disponibile con il prossimo». La salma si trova nella sala del commiato in piazza Don Ugo Salti a Follonica da dove lunedì mattina (25 novembre) partirà per la chiesa di San Paolo della Croce dove si svolgeranno i funerali. Riccardo Braglia lascia la moglie, la figlia e il fratello.

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