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Grosseto, 31enne arrestato dopo una gomitata al poliziotto

di Pierluigi Sposato
Grosseto, 31enne arrestato dopo una gomitata al poliziotto

L’uomo è stato controllato in via Tripoli dall’equipaggio delle Volanti messo in allarme da un testimone che aveva visto un’aggressione

29 ottobre 2023
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GROSSETO. Ha chiamato il 112 dicendo di aver visto un’azione violenta: una donna picchiata. Si è messo lui stesso all’inseguimento in auto dell’uomo (che era insieme alla donna, perché sarebbe stata costretta a seguirlo). Aveva indicato modello e targa. E la Volante aveva effettivamente trovato l’auto, in via Tripoli. La donna non ha poi sporto denuncia («sono caduta, lui è un amico») ma l’uomo che era stato identificato come la persona che era alla guida è stato poi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale con lesioni. Una gomitata allo zigomo di uno degli agenti che lo avevano controllato, sei giorni di guarigione.

Mor Awa Diop, senegalese di 31 anni, operaio in un’azienda a Santa Rita di Cinigiano, è comparso ieri mattina davanti al giudice Andrea Stramenga che ha convalidato il provvedimento, disponendo per lui l’obbligo di firma in Questura per quattro giorni alla settimana. Il suo difensore, l’avvocato Marco Biagioli, ha chiesto i termini per la difesa: il processo si terrà fra un mese.

L’episodio è avvenuto intorno alle 4 del mattino di venerdì. L’inseguimento era partito dalla zona di via Aurelia sud. La pattuglia della polizia di stato, preso contatto con il testimone, ha poi fermato Diop, che camminava con una bottiglia di birra in mano: sugli abiti delle macchie di sangue. Questi si sarebbe rifiutato di consegnare un documento e avrebbe cercato di allontanarsi, agitando la bottiglia che stava impugnando in un movimento ritenuto minaccioso dagli agenti. Avrebbe poi pronunciato frasi offensive e minacciose. L’intento dei poliziotti era stato quello di “disarmarlo” della bottiglia e poi accompagnarlo in Questura. Finalmente tolta la bottiglia, gli agenti avrebbero incontrato di nuovo difficoltà, stavolta per farlo salire in auto: perché Diop si sarebbe divincolato, continuando a offendere la pattuglia. E in questo frangente era partita una gomitata che aveva raggiunto un assistente allo zigomo sinistro. Il tutto era durato una ventina di minuti, successivamente il poliziotto si era fatto visitare al pronto soccorso.

Ma anche in Questura l’atteggiamento di Diop non sarebbe cambiato: l’uomo avrebbe sbattuto violentemente le mani e la testa sulle porte della sala di attesa, continuando con le offese. Aveva poi dichiarato le sue generalità e aveva confermato di essere il proprietario dell’auto segnalata dal testimone, lasciata in sosta a poca distanza dal luogo in cui era stato controllato. Infine l’arresto e la detenzione nella cella di sicurezza della Questura fino al momento in cui è comparso in Tribunale.

«Non volevo colpire nessuno», ha detto Diop in una breve dichiarazione, dopo che l’ufficiale di polizia giudiziaria aveva svolto la relazione su quanto accaduto. Il giudice si è ritirato in camera di consiglio ed è poi tornato dando lettura dell’ordinanza di convalida: il dottor Stramenga ha ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e la possibilità di reiterazione dei reati contestati, notando la presenza di precedenti anche di polizia.


 

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