Trovata morta in casa a soli 27 anni, paese in lutto per Francesca
La giovane donna, della provincia di Grosseto, si trovava a Bologna: indagano le autorità
MANCIANO. La vita di Francesca Rossi si è spezzata nella notte tra lunedì e martedì in un appartamento di Bologna a soli 27 anni. Una terribile notizia che ha gettato l’intero paese nello sconforto.
La storia mancianese di Francesca e della sorella gemella comincia agli inizi degli anni Duemila, quando Massimo e Mara Rossi decidono di adottarle. Le bambine, di origine indiana, arrivano in paese dalla Bulgaria, e immediatamente l’intera comunità si affeziona loro.
La felicità di questa nuova famiglia che le ha accolte a braccia aperte, però, dura ben poco. Mara viene a Mancare nel 2006, Massimo nel 2009. Le sorelle, che si sono così trovate improvvisamente da sole, vengono così affidate ai nonni. La loro è una vita tutt’altro che facile, che presto viene funestata anche dalla morte del nonno.
Di recente Francesca aveva scelto di dedicarsi al volontariato, forse per trovare negli altri ciò che le era sempre mancato, in una esistenza costellata di tanti traumi.
Sulle cause del decesso sono in corso indagini da parte degli inquirenti bolognesi. Le autorità felsinee hanno stabilito che, per chiarire le cause della morte, debba essere eseguito un esame autoptico i cui risultati sono attesi per i prossimi giorni: una dozzina al massimo.
La comunità mancianese, nel frattempo, si è stretta nel dolore e nell’incredulità, attendendo con ansia gli sviluppi sulla vicenda. Completati gli esami la salma potrà essere restituita ai familiari, che sono in stretto contatto e costante con Bologna e con l’amministrazione comunale, che fornisce loro tutto il supporto necessario.
Con ogni probabilità, il corpo di Francesca Rossi potrà infine essere riportato a Manciano per essere posto accanto a quelli dei genitori adottivi che tanto l’hanno amata e desiderata.