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Pitigliano, strage di cani in paese: tre morti in poche ore. Telecamere al vaglio

di Matteo Scardigli
Pitigliano, strage di cani in paese: tre morti in poche ore. Telecamere al vaglio

C’è il sospetto di avvelenamento. Della questione si stanno interessando anche l’Asl e il consiglio comunale

30 marzo 2023
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PITIGLIANO. Sono già tre i cani morti improvvisamente in poche ore; avvelenati, temono – a ragion veduta – i rispettivi padroni. E in paese è scattato l’allarme.

I tre episodi sono avvenuti a distanza di pochi giorni (il primo sabato scorso) e sono accomunati dalla stessa dinamica: gli animali, che godevano di perfetta salute, avevano afferrato e fatto un sol boccone di qualcosa trovato accanto ai cassonetti della spazzatura di via Brodolini, nella zona nuova di Pitigliano; successivamente erano stati male ed erano infine deceduti.

Quando i cani hanno manifestato i primi sintomi, i cittadini si sono rivolti alla veterinaria del paese. Chi non è riuscito a trovare la dottoressa Martina Marioni in ambulatorio è stato invitato a rivolgersi ad altre strutture vicine; a Grosseto o a Montefiascone (provincia di Viterbo), che hanno confermato ai padroni tutti i sintomi da avvelenamento.

Da primi accertamenti pare che – in almeno un caso – si sia trattato di stricnina, sostanza velenosa che purtroppo ancora oggi rimane – nonostante leggi sui farmaci molto restrittive – facilmente reperibile.

Una risposta precisa sulle cause dei decessi potrà essere data solamente dagli esperti dell’istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, al quale il corpo di almeno uno dei cani è stato consegnato allo scopo di essere sottoposto all’esame autoptico.

Casi analoghi erano successi, un paio di anni fa, in San Francesco, sempre al limitare del paese. In quell’occasione, tuttavia, non si arrivò a stabilire in via definitiva se ci fosse effettivamente stata la mano dell’uomo.

Intorno a via Brodolini, invece, sono in tanti ad avere un amico a quattro zampe (o anche più di uno). Nella zona ci sono anche i cartelli che invitano a raccogliere le deiezioni dei propri animali (in sacchetti da gettare, poi, proprio nei cassonetti) ed è impensabile che un padrone abbia potuto fare quello che si teme sia successo.

Nel frattempo, i cittadini non restano con le mani in mano.

Mentre il tam tam sui social diffonde l’allerta, alcuni dei padroni, dopo il decesso del proprio animale, sono tornati nella zona interessata e l’hanno “ripulita” cercando, raccogliendo e conservando per ulteriori analisi alcuni residui organici che vengono descritti come «rimasugli di polpette».

Della questione si stanno interessando anche l’Asl e il consiglio comunale, mentre proprio in queste ore vengono coinvolti i carabinieri del Comando compagnia del paese e la polizia municipale.

Al vaglio anche le immagini riprese dalle telecamere presenti nella zona.




 

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