Follonica, successo la Tirreno-Adriatico di ciclismo: spiragli per il bis nel 2024
Il sindaco Benini rilancia: «Già al lavoro con gli organizzatori»
FOLLONICA. Il grande ciclismo è tornato protagonista a Follonica con l’arrivo della seconda tappa della Tirreno Adriatico vinta dall’olandese Jakobsen. Nella mattinata di ieri poi, all’ombra della torre azzurra una marea colorata ha invaso piazza XXV aprile per la partenza della terza tappa da Follonica a Foligno. La Tirreno Adriatico è ritenuta una delle corse a tappe più importanti del panorama ciclistico internazionale dietro al Tour de France (la Grande boucle è infatti da considerarsi come il più prestigioso avvenimento ciclistico), il Giro d’Italia e La Vuelta a Espana. Un evento molto atteso e partecipato, in una terra, come la Maremma, da sempre molto legata al mondo delle due ruote. Una due giorni che ha coinvolto tanti appassionati che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di vedere da vicino i loro campioni preferiti.
Questa è la terza volta che la Tirreno Adriatico “coinvolge” Follonica: era successo nel 2018 quando a spuntarla fu Marcel Kittel, in volata su Sagan e Nizzolo. Nel 2020 Pascal Ackermann mise la sua ruota davanti a tutti transitando primo sotto il traguardo di via delle Collacchie. In questa edizione la vittoria come detto è andata Fabio Jakobsen, lo sprint poderoso dell’olandese non ha lasciato scampo ai rivali. Ma la Tirreno Adriatico ha visto transitare e vincere sulle sue strade campioni assoluti: su tutti il belga Roger De Vlaemink che la conquistò per ben sei volte consecutive, dal 1972 al 1977 (record nella storia della corsa che ancora resiste) diventandone re indiscusso. Ma sono molti i campioni che si sono aggiudicati la Corsa dei due Mari: da Beppe Saronni a Moser, Nibali, Bettini, Contador e i compianti Michele Scarponi e Davide Rebellin.
Anche il Giro d’Italia ha impreziosito la storia sportiva di Follonica: nel 1953 fu una cronometro partita da Grosseto a celebrare la vittoria dello svizzero Ugo Koblet, mentre nel 1969 la Montecatini Terme Follonica fu vinta dal belga Vilerberghe. L’ultima nel 1994, altra cronometro sempre da Grosseto e vittoria sul lungomare Carducci del russo Evgenij Berzin che poi vincerà anche il Giro.
Scenari futuri
«Ho provato una grande soddisfazione nell’ammirare una bella città – queste le prime parole del sindaco Andrea Benini –; lo spettacolo è stato Follonica: vedere la nostra città nelle riprese in diretta, oppure nelle immagini di promozione del teatro, del Magma, dell’Ilva e delle nostre spiagge, rappresenta l’orgoglio, frutto di un lavoro, non solo di preparazione dell’evento, ma anche di una programmazione che parte da lontano. Un grazie va a tutti gli uffici del Comune coinvolti: municipale, lavori pubblici, comunicazione, ad Aldo Pacini, Rcs, il comitato tappa, le associazioni sportive, il Free Bike, l’Impero, il volontariato e tutte le forze dell’ordine. Uno sforzo organizzativo gigantesco».
Follonica dunque protagonista per un progetto che non si esaurirà certo con l’edizione 2023 della Tirreno Adriatico, ma che vedrà la città vivere ed essere animata tutto l’anno con eventi sportivi e non solo.
«In questa logica abbiamo già ragionato con Rcs per l’anno prossimo – aggiunge ancora Benini – vedremo cosa succederà, però sicuramente la volontà è quella di un lavoro impostato anche per il futuro. Il mio mandato terminerà nel prossimo anno, ma la volontà è quella di lasciare qualcosa in termini di consolidamento del rapporto con Rcs. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione del quartier tappa nel gioiello della Fonderia 1 e a coloro che hanno contribuito a mettere in mostra alcune delle eccellenze dell’enogastronomia del nostro territorio».
Tempo di bilanci
«Il bilancio è da considerarsi più che positivo – commenta Aldo Pacini presidente del Comitato organizzatore –, la giornata è stata bellissima, quindi non c’è stato nessun problema riguardo al meteo, che è sempre un fattore di rischio per la riuscita delle corse. C’è stato tantissimo pubblico lungo la zona dell’arrivo, ma anche lungo tutto il percorso. Da un punto di vista del risultato sportivo avere ai primi tre posti corridori del calibro di Jakobsen, Philipsen e Gaviria con Filippo Ganna in maglia azzurra ha sicuramente impreziosito la competizione. È stato fatto un grande lavoro da parte di tutti: un lavoro importantissimo che ha garantito la sicurezza di corridori e pubblico e permesso la perfetta riuscita della manifestazione», conclude il presidente del comitato organizzatore.
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