Petrucci corre senza rivali verso il terzo mandato
A Semproniano il Pd non riesce a trovare un candidato sindaco Tei conferma la sua lista civica per Magliano in Toscana
GROSSETO. Più piccolo è il paese, più le cose si complicano. O perché diventa un’impresa titanica trovare i candidati sindaco e quelli delle liste, oppure perché gli antagonismi personali risultano non componibili. In ogni caso amministrare un Comune di dimensioni striminzite costituisce una scommessa impossibile che difficilmente fa proseliti. È il caso di Semproniano e Castell’Azzara, due Comuni intorno ai mille abitanti dei cinque (ieri per errore avevamo scritto quattro) che a metà maggio andranno al voto in provincia di Grosseto.
Semproniano
Qui è oramai certo che il centrodestra candiderà il sindaco uscente Luciano Petrucci, che potrà correre per il terzo mandato grazie alla modifica di legge che consente di candidarsi fino a tre volte nei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Il centrosinistra è in alto mare, con il Partito democratico che prova a mettere insieme le forze. Nonostante in paese il Pd abbia una delle percentuali più alte della provincia, qui non si riesce a trovare un papabile sindaco e i candidati consiglieri. A questo punto è altamente probabile che Petrucci non abbia avversari, e quindi che vinca una partita non giocata.
Castell’Azzara
Nel borgo amiatino, invece, il problema è complicato dalla rivalità fa il capoluogo e la frazione di Selvena, oltre che dalla competizione fra “galli”. Nel centrosinistra a trazione dem, tanto per cambiare il Partito democratico è impegnato che in una competizione interna. Con l’ex sindaco Marzio Mambrini, tacciato di “trotzkismo”, che starebbe organizzando le truppe per presentare una propria lista, mentre in contemporanea un altro pezzo di partito starebbe lavorando a una lista trasversale della quale non si conosce il candidato sindaco. Il Partito democratico provinciale avrebbe incaricato l’ex sindaco di Castel del Piano, Franco Ulivieri, di provare a ricomporre il quadro. Con l’obiettivo di presentare un’unica lista civica di matrice progressista. Anche il centrodestra sarebbe in qualche ambascia, impaniato in una discussione ancora irrisolta. I nome che circola come candidato sindaco è quello di Massimiliano Nannoni.
Magliano in Toscana
Qui, intanto, a seguito dell’articolo nel Tirreno di ieri, rimbalzano echi polemici via Facebook. Giancarlo Tei, socialista ex candidato sindaco sostenuto dal locale Partito democratico alle precedenti elezioni, affida alla sua pagina sul social network le proprie riflessioni, confermando che «Sì, ci saremo con una lista civica, senza partiti. Anzi ho il “sospetto” che li avremo contro». Aggiungendo, riferendosi a Gabriele Fusini già ufficialmente in corsa con una lista civica di prossima presentazione, che «sorprende che chi è del Pd non lo dica – risulta che gli organismi comunali abbiano votato – quasi sia una vergogna, e chi non lo è (come lui, ndc) venga indicato come tale». Poi riferendosi all’articolo del Tirreno che ieri lo aveva qualificato come capogruppo uscente piddino in consiglio comunale: «solo per la precisione... non per vergogna. Io non sono mai stato capogruppo del Pd, se non altro, per il semplice motivo che nel gruppo erano presenti persone non del Pd! La mia militanza è nota – aggiunge – Oggi sono un libero pensatore che assieme ad altre e altri paesani che amano il loro territorio si impegneranno senza proclami, con poche risorse, ma con tanta onestà, trasparenza e semplicità». Chiarito di essere stato candidato dal Partito democratico nel precedente mandato, ma di non essere un dem, poi Tei squaderna un lungo elenco declinato al maschile e al femminile: «il nostro apprezzamento va alle imprenditrici e agli imprenditori, così come ai coltivatori, alle coltivatrici. A impiegate e impiegati, alle casalinghe, agli studenti, alle studentesse, agli operai, alle pensionate e pensionati ed alle operaie, alle giovani ed ai giovani delle associazioni che in questi anni hanno fatto crescere il nostro Comune. Noi, e non io, saremo questo con chi ci starà. Senza vergognarsi di quello che siamo, anche politicamente parlando. Con la certezza che debba essere il Comune (di tutti) a garantire la sopravvivenza delle proprie associazioni sportive e culturali. I sindaci passano il resto NO! ». Insomma, la volontà di presentarsi c’è, ora bisognerà raccogliere le firme per la lista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA