Dalla piccola paninoteca al viaggio verso la stella Michelin: cosa c’è dietro il successo di Blackwood
Grosseto, partita come una piccola attività in via Battisti, ora è un sontuoso ristorante al Casalone. Dove il tutto esaurito è ormai regola e che Emanuele Cicatiello vuole far crescere ancora
GROSSETO. «L’arrivo di Terry Giacomello, chef stellato, nel nostro ristorante, può essere il trampolino di lancio per arrivare alla stella Michelin». Annalisa Paoli, manager del BlackWood, ristoro agricolo di via del Sarto, immerso nello storico casale settecentesco “Razza del Casalone”, ha preparato un doppio evento, per giovedì 2 e venerdì 3 marzo – andato esaurito nel giro di pochissime ore – una cena a quattro mani: con gli chef Emanuele Cicatiello, l’anima del Blackwood, e Terry Giacomello, star del programma Masterchef.
«Saranno due notti bellissime, che godono del patrocinio gratuito del Comune – sottolinea Annalisa – alle quali potranno purtroppo accedere in tutto solo ottanta persone, quaranta a sera. Lo abbiamo fatto per preservare la qualità del cibo, per stare a contatto con il cliente. Il piatto che serviamo lo spieghiamo, lo raccontiamo e diciamo da dove arrivano i prodotti usati».
Emanuele Cicatiello, originario della Campania, in Toscana da un ventennio, e Terry Giacomello, chef dell’Inkiostro di Parma, hanno in comune la ricercatezza dei piatti, una tecnica di cucina più particolare, s’incontrano due pionieri della cucina molecolare.
«Giacomello – prosegue la manager di Blackwood – viene a Grosseto dopo aver studiato il nostro tipo di lavoro e averlo considerato all’altezza per sostenere il suo nome».
Il 2 e il 3 marzo, i clienti che sono riusciti a trovare un posto, potranno gustare le innovative proposte di Giacomello: l’Omaggio al Friuli come antipasto, Tagliolino al bianco d’uovo, parmigiano, tartufo nero ed emulsione del suo tuorlo, Castagnole di maiale, salsa ai fagioli neri aromatizzati alle radici piccanti e mousse di cocco e per finire Il limone dimenticato, uno dei capolavori della sua cucina. Cicatiello metterà invece in tavola un Cannolo di cipolla, ricotta mantecata con ortiche e caviale, Ravioli di pomodoro e burrata, sfere di pesto al basilico e salsa al grossetano, Quaglia, spuma di scarola e salsa di guttus, Bavarese di sesamo, pepe nero, vaniglia e terra di fondente salato. Il tutto con accostamenti di vini e birre per ogni portata.
«La serata è stata resa possibile – spiega Annalisa Paoli – da Sapori di Toscana, dal conte Guicciardini per i vini, Simonelli, Altobelli forniture alberghiere, La Maremmana mozzarelle. Sponsor che ci aiutano anche nelle nostre serate tradizionali. Il nostro menu completo è fatto con i prodotti di aziende del territorio, accuratamente selezionate. La nostra mission è di salvaguardare la tradizione della Maremma, la cucina genuina dell’Italia, dai ravioli bolognesi, alla cacciagione, dal maialino di Sorano, alla cinta senese, rivisitati in chiave moderna».
BlackWood nasce nel 2014, come paninoteca-street food in via Cesare Battisti. «Durante la pandemia c’è stato l’incontro fatale con la famiglia Pallini, che ci ha proposto di aprire al piano terra della Razza del Casalone, una location piena di fascino. Il resto è storia di oggi, ci vogliono tre - quattro settimane per trovare posto a cena, mentre d’estate, con i maggiori spazi basta una settimana. Lo chef, Emanuele Cicatiello, autodidatta, ha evoluto, con lo studio e la partecipazione a master, la sua cucina in un progetto culinario fatto di ingredienti della nostra terra, a km 0, con la ricerca delle eccellenze locali, trasformate in piatti ricercati».
«La presenza di un nome importante come Terry Giacomello – conclude la manager Annalisa Paoli – ci farà un ulteriore salto di qualità. Siamo partiti animati dalla passione, abbiamo lavorato duro, a testa bassa, ma adesso verrà arrichito il nostro curriculum verso la conquista di altri importanti traguardi».