Grosseto, autodromo in viale Uranio: le richieste del comitato
Dopo l’ultimo incidente mortale il comitato chiede provvedimenti. Nel mirino finiscono traffico e velocità: «C’è un problema sicurezza»
GROSSETO. «Noi ve l’avevamo detto». No, non è questa la frase giusta per racchiudere il pensiero dei residenti di viale Uranio, a un anno dalla chiusura dei varchi che si aprivano nello spartitraffico che divide in due la carreggiata e che permettevano agli automobilisti di svoltare nelle traverse dall’altra parte della via. Varchi che sono stati chiusi alla fine dello scorso anno, nonostante chi vive in zona si fosse detto contrario. Ma no, i membri del comitato nato spontaneamente e formato dai residenti del quartiere Verde Maremma non vogliono puntare il dito. Sperano, però, di poter ricevere delle risposte e cercare una soluzione che possa soddisfare tutti. Risposte che, a oggi, non sarebbero sufficienti.
«Vorremmo semplicemente vivere meglio. Abbiamo bisogno di più sicurezza e di essere tutelati», dicono. Le richieste del comitato sono semplici: trovare una soluzione, anche parziale, per cercare di tamponare i gravi problemi che affliggono la strada, in particolare a livello di mobilità: in primis, chiedono che vengano presi provvedimenti per cercare di limitare la velocità di automobilisti e, inoltre, che venga fatto qualcosa per cercare di ridurre il traffico. «La mattina alle 8, verso l’ora di pranzo e intorno alle 17 è completamente congestionato – racconta Mauro Guerrini, del comitato –. Questo perché da quando sono stati chiusi i varchi, tutti sono costretti a percorrere la strada, fare la rotatoria e ritornare indietro, dall’altra parte della via, per arrivare a casa».
Riaprire i varchi non sembrerebbe però essere una soluzione sul tavolo. Per questo, il comitato ha pensato a una piccola rotatoria che potrebbe essere creata all’altezza dell’incrocio con via Rovetta per cercare di decongestionare – seppur in parte – il traffico, in particolare quello che si crea all’orario d’ingresso e di uscita dalle scuole. «Da quando sono stati chiusi i varchi sono aumentati traffico e velocità: molti automobilisti, sapendo che non ci sono più gli incroci, pigiano il freno sull’acceleratore, più di quanto non facessero prima», spiega anche Gian Piero Guerrini de Witt, altro membro del gruppo. E secondo i residenti, andare veloce in quella strada è molto diffuso: non è raro sentire i clacson di macchine e camion se si procede a 50 chilometri orari, raccontano. E non mancherebbero neanche sorpassi azzardati, tanto sulla sinistra quando sulla destra.
E cosa si può fare? Secondo i residenti, una soluzione potrebbe essere un autovelox, o magari l’installazione di attraversamenti pedonali rialzati, così da scoraggiare – seppur in parte – “gare di Formula Uno” nella via. «In questi anni abbiamo fatte proposte, adesso vorremmo delle risposte: cosa è migliorato in questo anno? È diminuita la velocità? Sono diminuiti gli incidenti? L’inquinamento è diminuito? E quello acustico?», domanda Maria Rosaria Venturini (del comitato). «Per capire come migliorare la situazione, dovrebbero essere installati dei radar per monitorare la strada e capire la quantità di auto che vi transitano e a che velocità», dice Guerrini de Witt. Tutti chiedono una maggiore tutela, perché la strada è percepita da tanti come molto pericolosa. La settimana scorsa, un uomo è stato investito mentre attraversava davanti casa, una donna – invece – è stata travolta mentre portava a spasso il cane. Purtroppo, da quando sono stati chiusi i varchi, la sensazione dei residenti è che i mezzi sfreccino ancora più velocemente, e che quindi la via sia ancora più pericolosa rispetto a prima. «È diventata una strada ad alto scorrimento», dicono. È vero, in questi ultimi tempi ci sono stati alcuni interventi di rifacimento del manto nel viale e sono stati sistemati i tombini che si erano affossati «ma sono solo dei palliativi», incalzano. A causa dell’intenso traffico e, in particolare, per via del fatto che da lì passano anche tanti mezzi pesanti ogni giorno, i tombini che erano stati sistemati si sono nuovamente affossati, provocando lo stesso fastidioso rumore ogni qualvolta ci passa sopra un mezzo. Insomma, i residenti non puntano il dito, ma tendono la mano per chiedere aiuto, affinché viale Uranio possa tornare a essere il bel viale dal carattere residenziale che era un tempo.
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