Il Tirreno

Grosseto

L’interrogazione

Grosseto, De Martis attacca su via Roma: «La giunta tappa solo le emergenze»

di Nicole Terribile
Grosseto, De Martis attacca su via Roma: «La giunta tappa solo le emergenze»

Capone: «L’unica proposta sono i divieti»

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GROSSETO. Quello di ieri mattina, mercoledì 28 settembre, potrebbe essere stato l’ultimo consiglio comunale per la neo-eletta senatrice e assessora all’ambiente, Simona Petrucci, e per il neo-onorevole, nonché assessore all’urbanistica e allo sport, Fabrizio Rossi. Un consiglio comunale tutto sommato tranquillo. Tiene banco l’ultimo punto all’ordine del giorno: l’interrogazione del consigliere di Grosseto città aperta Carlo De Martis su via Roma, e in particolare sull’ordinanza emanata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna qualche giorno fa, con la quale è stata vietata la vendita e la vendita per asporto di alcol nelle ore notturne in via Roma e nelle aree che la circondano. Un’ordinanza che scadrà il 20 novembre.

«Quali politiche di sicurezza urbana sono state realizzate? E quali politiche di sicurezza urbana integrate sono state elaborate per quando finirà l’ordinanza?», domanda De Martis nella sala consiliare. Si rivolge – in teoria – al sindaco, perché l’ordinanza è stata firmata da lui, ma a rispondere è l’assessore alla sicurezza e alla polizia municipale Riccardo Megale. «Non ha fatto altro che riportare il bollettino delle attività di controllo svolte dalle forze dell’ordine, con numeri che non fanno che confermare come la situazione sia ormai sfuggita di mano – dice De Martis –. L’unica ipotesi sarebbe quella di rendere permanente l’ordinanza “no alcol” per un intero quartiere. Il Comune – continua – non ha alcun progetto per affrontare in modo strutturale la condizione di degrado e insicurezza che da tempo affligge via Roma e, negli ultimi anni, si è progressivamente estesa ad altre aree: da palazzo Cosimini al palazzo ex-Rama, fino al parcheggio sotterraneo del Campo Amiata, solo per rammentare le situazioni di maggiore gravità. È una resa senza condizioni al dilagare del degrado, è il fallimento della politica che si accontenta di tappare i buchi senza fare ciò che le compete: prendere in mano i problemi. Il Comune – aggiunge – non ha messo in atto quei progetti di sicurezza urbana integrata che combinano interventi di natura preventiva e sanzionatoria con interventi che favoriscono la creazione di spazi urbani vivibili mediante la riqualificazione urbanistica e sociale delle aree degradate». Sulla questione interviene anche la consigliera dem Gabriella Capone: «La soluzione prospettata oggi dall'assessore Megale è stata: controllo, sanzioni, limitazioni, proibizioni. Così come è stato fatto nel centro storico. Questa è la tipica azione di chi non sa come affrontare un problema che, a quanto pare, è più grave di quanto si possa pensare. Ci sono quartieri che si spopolano, proprietà che si svalutano e famiglie lasciate sole».

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