Il Tirreno

Grosseto

Il caso

A Valmaggiore, quindici famiglie ancora non servite dall'acqua potabile

Michele Nannini
A Valmaggiore, quindici famiglie ancora non servite dall'acqua potabile

Per il via ai lavori dovranno aspettare fino a primavera 2023

12 agosto 2022
4 MINUTI DI LETTURA





FOLLONICA. Sembra impossibile ma nel 2022, in un Comune come quello di Follonica, ci sono ancora famiglie non fornite del servizio idrico, costrette ogni giorno a utilizzare taniche e mezzi di emergenza per sopperire al disagio. Una situazione che, però, dopo numerosi rinvii e posticipi Acquedotto del Fiora promette essere in via di risoluzione entro il prossimo anno. La zona è quella di Valmaggiore, zona di poderi nella parte nord del Comune, e le 15 famiglie residenti stanno combattendo da anni contro enti e istituzioni per riuscire finalmente a ottenere il risultato tanto sperato.

«Abitiamo da cinque anni nella zona e da noi non esiste servizio idrico», spiega Alberico Bisceglia, uno dei residenti, a nome anche delle famiglie Conte, Failli, Sgrignani, Pecchia, Tanganelli, Grassi e Larini. E aggiunge: «Quando ho preso residenza nel 2017 (ma per le altre famiglie l’assenza della fornitura di acqua risale addirittura più indietro nel tempo) era in corso l’iter con Acquedotto del Fiora per l’allaccio della conduttura fino all’inizio della strada padronale, circa 500 metri lungo l’Aurelia. Da quel punto in poi, infatti, i lavori sono a carico dei residenti per quasi un chilometro e mezzo». «Siamo tutti pronti da tempo, con preventivi già definiti e permessi in regola anche da parte dell’Anas ma nulla ancora si è mosso», racconta Bisceglia, che poi ricorda: «Lo scorso anno ci era stato detto che era in fase terminale l’accatastamento degli espropri per il passaggio della conduttura e che a inizio 2022 sarebbe stata messa l’opera in gara e sarebbero iniziati i lavori; circostanza confermata anche dal sindaco Andrea Benini».

Ma il residente non ha abbassato la guardia: «Con il passare dei mesi, non avendo riscontri, in primavera abbiamo richiesto nuovi contatti con il primo cittadino. Con mia grossa delusione ho appreso che, a causa dell’aumento dei costi, Acquedotto del Fiora ha deciso che alcuni lavori dovevano essere rimandati». Il balletto delle date è così andato avanti, con i lavori spostati prima al 2024 e poi tornati al 2023, ma fino a oggi senza nessuna garanzia scritta in merito alla loro esecuzione. «È prioritario effettuare opere di miglioria e potenziamento di strutture già esistenti a utenti che già beneficiano del servizio idrico o provvedere a fornire chi ne è totalmente sprovvisto?», si chiede Bisceglia, che – insieme agli altri – precisa: «Siamo consapevoli che il momento per reclamare l’utilizzo di acqua non è dei migliori, ma di sicuro 15 nuclei familiari abituati da anni ad arrangiarsi hanno certamente adottato strategie e comportamenti virtuosi mirati al risparmio idrico e sarebbero senz’altro da annoverare fra i cittadini modello, nel contesto in cui ci troviamo». «Dopo cinque anni sono esausto e stufo di essere costretto a rifornirmi giornalmente di acqua potabile tramite taniche di plastica che comportano fatica e rischi giornalieri di essere multati dalla polizia municipale – continua il residente – per non parlare dei litigi con i cittadini che mi rimproverano per i prelievi superiori ai limiti. Il tutto al solo scopo di poter lavare alimenti, cucinare, bere e fare tutto ciò che serve per avere una vita dignitosa e civilmente adeguata. Per fortuna ho un pozzo artesiano che mi fornisce acqua molto limitata per i bagni, le docce e lavatrici ma è inammissibile che mia figlia di 9 anni non sappia cosa vuol dire fare un bagno caldo. Chiediamo solo che ci venga garantito un diritto dovuto, che ci venga permesso di vivere con serenità nelle nostre abitazioni, di avere un servizio, per altro non gratuito, che non ci faccia sentire cittadini di serie B».

Contattato da Il Tirreno, Acquedotto del Fiora conferma in una nota finalmente l’avvio dei lavori nel 2023. «È pronto il progetto per l’estensione della rete a Valmaggiore – spiega l’azienda – un intervento molto atteso dai residenti e condiviso con l’amministrazione comunale, che prevede un investimento complessivo di oltre 250 mila euro per la realizzazione di una infrastruttura che si estenderà per quasi un chilometro». «L’inizio dei lavori – prevede Adf – è previsto per la primavera del prossimo anno, la nuova rete idrica sarà alimentata dal serbatoio di Poggio al Fico e si svilupperà a partire dalla camera di manovra situata in via Isole Eolie, lungo un tracciato che seguirà il più possibile la viabilità pubblica esistente oppure aree a verde presenti nelle pertinenze stradali così da limitare, se non strettamente necessario, interferenze con aree private e terreni coltivati. L’intervento – si conclude la nota – per la realizzazione dell’estensione della rete avrà una durata stimata di circa tre mesi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La tragedia

Pistoia, morto a 49 anni: il parcheggio e la caduta nel vuoto, cosa è successo ad Andrea Granati

di Massimo Donati