Finti operai AdF dentro casa: la padrona li mette in fuga
Grosseto, due malviventi hanno tentato di raggirarla con la “truffa del congelatore”. I carabinieri sulle loro tracce grazie alla descrizione dei volti e del veicolo
GROSSETO. Hanno provato a raggirarla ma lei non ci è cascata. Ha sospettato subito e ha poi avuto conferma poco dopo. Volevano portarle via denaro e gioielli i due finti operai, che si sono presentati in una zona nei pressi di Castiglione della Pescaia dicendo di essere stati incaricati di verifiche da parte di una ditta dell’acquedotto.
Due uomini, sulle cui tracce si sono messi i carabinieri subito dopo aver ricevuto la segnalazione. L’episodio risale a giovedì. Le due persone sono giunte a bordo di un’auto, hanno avvicinato la donna, le hanno detto di essere dipendenti di un’azienda. Uno è sceso dall’auto ed è riuscito ad entrare in casa della donna, che in quel momento sola, chiedendole di aprire i rubinetti: come se appunto dovesse effettuare una verifica. La donna, perplessa, ha voluto vedere cos’altro sarebbe successo. E di lì a poco lo stesso finto operaio, spiegando di dover effettuare delle verifiche su eventuali sostanze contenute nell’acqua, ha detto alla donna di raccogliere tutti i preziosi custoditi in casa e di metterli nel congelatore della cucina, per evitare che potessero subire dei danni.
Una tecnica già utilizzata, quella del congelatore o del frigorifero, in casi similari recenti, di cui abbiamo parlato anche su queste pagine. E forse proprio per questo la donna ha iniziato a stare sulle sue, a fare domande, a chiedere il perché di quelle verifiche. L’operaio ha preso tempo e poi, con una scusa, ha raggiunto il collega che lo aveva atteso nell’auto, parcheggiata davanti all’abitazione. Non è più tornato nella casa, anzi i due si sono subito allontanati velocemente.
La donna non ha perso tempo, comprendendo che ogni minuto poteva essere guadagnato. Ha chiamato i carabinieri, una pattuglia si è precipitata a casa, ha raccolto la descrizione sia della dinamica dell’episodio sia dei due uomini nonché sul veicolo utilizzato. I carabinieri hanno quindi avviato subito le indagini.
L’Arma ricorda, a tal proposito, di segnalare sempre, e tempestivamente come ha fatto la protagonista del caso, gli episodi di questa natura, anche se l’azione criminosa non è stata portata a termine. I malviventi, soprattutto in caso di colpo fallito, potrebbero trovarsi nei paraggi, nel tentativo di rintracciare altre potenziali vittime.
E naturalmente i carabinieri raccomanda di prestare massima attenzione, e soprattutto di non avere fretta prima di aprire la porta di casa, perché ciò vale a mettere sé stessi e i propri cari in una situazione di estrema vulnerabilità. Senza fretta quindi, la porta sia aperta dopo aver effettuato tutte le verifiche opportune, non ultimo contattare le aziende per cui i soggetti riferiscono di lavorare, come anche la Centrale operativa dei carabinieri, tramite numero di emergenza 112. E comunque Acquedotto del Fiora ricorda: «Il personale non è autorizzato a entrare nelle abitazioni per controlli sull’acqua, se non a seguito di richiesta da parte del cliente».