Il Tirreno

Grosseto

Muore a 88 anni in spiaggia a Follonica. La denuncia del figlio: «Mio padre abbandonato all’obitorio»

Nicole Terribile
L’obitorio dell’ospedale Misericordia, dove era stato portato il corpo dell’anziano morto in spiaggia a Follonica (foto Agenzia BF)
L’obitorio dell’ospedale Misericordia, dove era stato portato il corpo dell’anziano morto in spiaggia a Follonica (foto Agenzia BF)

«Quando al dolore si aggiunge la beffa - dice la famiglia dell'uomo -. Siamo rimasti fuori dall’obitorio senza poter vedere nostro padre, in attesa di una firma che non arrivava mai»

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GROSSETO. «Il corpo di mio padre è stato abbandonato per tre giorni all’obitorio, ancora sporco di sabbia. La burocrazia non ha rispetto neanche per i morti». Un uomo aretino di 88 anni è morto mercoledì pomeriggio mentre si trovava sulla spiaggia di Follonica. È stato colto da un infarto, inutili i soccorsi. I figli sono stati avvertiti telefonicamente e sono subito partiti da Arezzo in direzione del Golfo. Lungo il tragitto è stato comunicato loro che la salma era stata trasportata all’obitorio di Grosseto. Da lì, oltre alla sofferenza per la perdita del padre, inizia un altro calvario. Ai familiari non sarebbe stato permesso di vedere l’uomo, se non per qualche breve istante; giusto il tempo per effettuare il riconoscimento. Pare infatti che mancassero le autorizzazioni delle autorità intervenute per cercare di salvare l’uomo, subito dopo il malore. E ieri mancava "solo" il nulla osta, inviato tramite una pec che sembrava essere andata perduta.

«Quando al dolore si aggiunge la beffa - dice uno dei figli - Siamo rimasti fuori dall’obitorio senza poter vedere nostro padre, in attesa di una firma che non arrivava mai». Solo nel pomeriggio i parenti hanno potuto dire addio al caro estinto. Quando l’hanno visto, però, il colpo è stato ancora più duro: era ancora sporco di sabbia, con addosso solo il costume. Così com’è morto sarebbe stato lasciato, da mercoledì pomeriggio - quando è stato portato alla morgue - a meno di 24 ore fa, quando i familiari hanno potuto portare la salma ad Arezzo.

«Ho dovuto fare un giro di chiamate infinito - dice il genero - Non mi sembra normale che si pensi solo alla burocrazia, e non al fatto che dietro a quelle pratiche e richieste ci sono delle persone, famiglie che soffrono. E si manca di rispetto anche a un morto». Ci tiene però a specificare che la sua accusa non è rivolta contro addetti e persone con cui si è dovuto confrontare per ottenere il nulla osta. Ciò che lo ha deluso e fatto arrabbiare è il sistema, il modo in cui la vicenda è stata gestita.Purtroppo l’88enne non è il primo turista morto sulle spiagge maremmane. E i familiari si dicono preoccupati perché i disagi che hanno vissuto loro possano ricapitare anche ad altri. «E poi - continua il genero - non mi sembra normale che una volta arrivato questo documento abbiamo dovuto aspettare ancora, perché un addetto è dovuto andare al Comune di Follonica a consegnarlo a mano. Siamo nel 2022».

Nonostante le difficoltà, oggi sarà celebrato il funerale. Da anni, ormai, l’anziano passava a Follonica le vacanze estive. Ed è quello che stava facendo anche qualche giorno fa. Era sulla sdraio, si è alzato e si è diretto verso la riva. Ma il suo cuore ha smesso di battere all’improvviso, proprio davanti al mare che tanto amava. I familiari lo descrivono come una persona aperta e brillante, una che amava la vita. E da oggi potrà infine riposare nella sua Arezzo.

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