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la svolta 

È iniziata ufficialmente l’era Di Matteo Il dg Capaldi: «Presto l’organigramma»

Paolo Franzò
È iniziata ufficialmente l’era Di Matteo Il dg Capaldi: «Presto l’organigramma»

La cessione firmata davanti al notaio, società già al lavoro per i nuovi ingaggi: «Vogliamo mantenere la categoria»

31 dicembre 2021
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Paolo Franzò

GROSSETO. Adesso è tutto vero: il Grosseto calcio cambia proprietà e passa dalla famiglia Ceri al gruppo capitanato da Nicola Di Matteo. Le ultime firme ieri, nel primo pomeriggio, nello studio notarile Giorgetti a Grosseto. Ai Ceri rimane comunque il dieci per cento delle quote.

Ma chi c’è oltre a Di Matteo nel gruppo che ha dunque acquisito il Grifone? «La prossima settimana definiremo l’organigramma – fa sapere Emilio Capaldi, nuovo direttore generale biancorosso – ci sono ovviamente altri soci e aziende che hanno sposato il nostro progetto». Ed è proprio Capaldi a raccontare e spiegare quel che sarà: «Come da accordi, abbiamo ottemperato a tutte le richieste, anche economiche e adesso un passo alla volta, lavoreremo per strutturare la società, ma prima di tutto per mantenere la categoria e quindi rinforzare la squadra la dove c’è bisogno. Siamo già al lavoro col direttore sportivo Stefano Giammarioli che al momento rimane al suo posto, per portare a Grosseto giocatori importanti per la categoria. Chiaro che essendoci una lista da rispettare, come ci saranno delle entrate, così ci saranno delle uscite. Abbiamo le idee chiare anche su questo e ci stiamo già muovendo. La speranza è quella di portare qualcuno nuovo già per i primi giorni del nuovo anno».

Dunque a parte il tecnico, Lamberto Magrini, tutti confermati?

«Ad oggi sì. Noi vorremmo proseguire nel solco di quanto fatto dai Ceri, a patto che tutti dimostrino un attaccamento incondizionato alla maglia del Grosseto».

Che ne sarà del Centro sportivo di Roselle e del settore giovanile?

«Presto per parlarne. Certo che anche quello per noi è un punto importante, ma prima ripeto, dobbiamo pensare a rinforzare la squadra, perché la salvezza è fondamentale per noi per poter poi il prossimo anno partire con ben altre ambizioni».

Vi sarete accolti che parte della tifoseria si è mostrata diciamo, scettica nei vostri confronti: la cosa non vi preoccupa?

«Posso capire un po’ di diffidenza iniziale, ma credo che se siamo qui e abbiamo ottemperato a tutte le richieste, vuol dire che abbiamo intenzioni serie. Di sicuro non abbiamo preso il Grosseto per perdere tempo o per interessi personali. Conosco troppo bene Di Matteo e vi assicuro che è un appassionato di calcio e una degna persona che ha solo voglia di fare il bene del Grifone. Certo, i tifosi ancora non ci conoscono, ma noi lavoreremo per farli ricredere. Posso promettere loro il massimo impegno e serietà e vedrete che col tempo diventeremo grossetani d’azione»

Il fatto poi che i Ceri, sebbene con una quota minoritaria, siano rimasti in società per voi è importante?

«Abbiamo chiesto noi questo e siamo contenti della loro disponibilità. Come detto, noi vogliamo dare continuità al loro lavoro e al loro progetto e poi se possibile, cercare anche di migliorarlo. Anzi, ringraziamo pubblicamente la famiglia Ceri per questo. Loro sono del territorio, conoscono dinamiche e persone e certamente sarà una collaborazione preziosa per noi».

Tornando al mercato di gennaio, il primo nome accostato al Grosseto è stato quello dell’attaccante del Perugia, Bianchimano, c’è qualcosa di vero?

«È uno dei giocatori che vorremmo portare agli ordini di mister Maurizi, ma capite che non è facile per un giocatore scendere dalla B in una squadra ultima in C. Però ci proviamo, con lui come con altri, sperando di riuscire a convincerli della bontà del nostro progetto».© RIPRODUZIONE RISERVATA

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