Il Tirreno

Grosseto

La Misericordia lascia il centro storico

Massimiliano Frascino
La Misericordia lascia il centro storico

Rammaricati commercianti e residenti perché l’Arciconfraternita era un presidio, la nuova sede sarà in zona Tiro a segno

28 luglio 2021
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Massimiliano Frascino

grosseto. L’Arciconfraternita della Misericordia lascia la vecchia sede divisa tra via Ginori e piazza della Palma, e nel centro storico si apre un’altra voragine. Quella zona della città è già malmessa e ora residenti e gestori delle attività commerciali sono preoccupati, perché il vuoto che lasceranno volontari e dipendenti della storica associazione minaccia di far precipitare l’area nell’anonimato e nella marginalità.

«Purtroppo – spiega il presidente della Misericordia Edoardo Boggi – non potevamo più aspettare, perché abbiamo bisogno di una sistemazione logistica migliore per gestire i nostri 15 mezzi, ma anche i 150 volontari e i 26 dipendenti. Capisco che per le attività commerciali di piazza della Palma verrà meno l’indotto che garantiamo con colazioni e pranzi, e che la presenza dei volontari rappresenta anche un presidio di sicurezza nei confronti dei residenti, soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera dopo cena. Comunque sia, ci impegneremo per affittare i locali di nostra proprietà e consentire l’insediamento di altre realtà che ravvivino il centro cittadino».

Auspicabilmente la Misericordia si trasferirà entro la fine dell’anno al centro civico Piergiorgio Frassati, in zona Tiro a segno a Barbanella, che ha rilevato dalla Curia grossetana per 800mila euro. Si tratta di «Risorse – spiega Boggi – che la Curia destinerà al centro della Caritas di via Pisa in corso di realizzazione». La nuova sede dell’associazione è un edificio relativamente recente di circa mille metri quadrati. «Stiamo cercando di utilizzare il bonus del 110 per cento per l’efficientamento energetico dello stabile, ma dal punto di vista amministrativo sembra concepito per ostacolarne l’applicabilità – aggiunge Boggi – A ogni modo i lavori di risistemazione inizieranno il 19 agosto e là avremo condizioni ideali per gestire il nostro parco macchine e le tante persone che ruotano intorno alla Misericordia. I locali ospiteranno anche un centro d’ascolto e alcuni studi medici, sulla falsariga di quel che già fanno le Misericordie fiorentine. Siamo stati anche bene accolti dalle persone che vivono nel nucleo delle case popolari di via Clodia, e questo è di buon auspicio».

Il servizio funebre della Misericordia, ospitato nei locali di via Ginori, invece, sarà trasferito in uno stabile nella zona di via Giulio Cesare, per il quale c’è una trattativa avanzata. «A breve termine – spiega ancora il presidente – decideremo i canoni ai quali offrire in locazione i locali di via Ginori, circa 600 metri quadri già ristrutturati tra appartamento e garage, e quelli di piazza della Palma, 120 metri quadrati da mettere a posto. L’appartamento sopra la chiesa della Misericordia sarà dato al parroco della comunità cristiana ortodossa di rito bizantino, mentre quello adiacente sarà gestito da un’organizzazione che si occupa di sociale». Insomma, l’obiettivo è cercare di non sguarnire gli edifici intorno a piazza della Palma, che rimarranno di proprietà della Confraternita. «Così da venire incontro alle preoccupazioni che ci sono state manifestate da più parti».

Boggi – che in quattro anni ha risanato il bilancio dell’associazione – accenna anche all’imminente chiusura di un’altra questione spinosa relativa alla grande casa di riposo mai decollata di via Lago di Varano: la Residenza Il Giardino progetto faraonico che era stato realizzato dell’Opera della Misericordia. «In quella vicenda noi abbiamo subìto le scelte fatte. Siamo proprietari del terreno e abbiamo una partecipazione del 5 per cento nella società. I patti erano chiari: noi mettevamo a disposizione il terreno e in cambio avremmo avuto la nuova sede. Dieci anni dopo ancora è tutto fermo. A questo punto o ci viene liquidato il controvalore della sede, oppure chiederemo il fallimento della società». –

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