Lapide ai partigiani incendiata, la El.En. la ripulisce gratuitamente
L'azienda, leader nel settore dei laser, ha iniziato l'intervento. Il direttore Salvadeo: "Mio nonno tra i capi del Cnl"
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GROSSETO. È iniziata poco dopo le 10 di stamani, martedì 28 luglio, la pulizia della lapide dei partigiani a Porta Corsica, incendiata da un uomo ancora non identificato la notte del 19 luglio.
Paolo Salvadeo, direttore generale azienda El.En., multinazionale leader a livello mondiale nel settore della realizzazione e distribuzione di laser utilizzati in campo industriale, medico, estetico e per il restauro di opere d’arte, è venuto di persona a Grosseto per regalare alla città la pulizia della lapide.
“Stavo guidando di ritorno dal mare quando ho sentito alla radio la notizia che era stata imbrattata la lapide ai partigiani di Grosseto _ spiega Salvadeo _. Ho subito contattato il sindaco per dare la disponibilità a pulire gratuitamente la lapide con fondi dal nostro bilancio di solidarietà. Sono apolitico, ma sono anche il nipote di Luigi Salvadeo, uno dei capi del Comitato di Liberazione nazionale. Per questo ho deciso di fare questo intervento”.
Il macchinario utilizzato per rimuovere lo strato nero funziona con una luce laser che penetra nel marmo e lo ripulisce. Per concludere l’intervento servono circa quattro, cinque ore. Verrà ripulito anche il muro e verranno tolti i vecchi scarabocchi a spray. Le operazioni sono affidate a Valentina Trafeli, della divisione Light for Art della El.En.
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente dell’Anpi di Grosseto, Giuseppe Corlito, sono intervenuti. Il sindaco ha anche provato il macchinario.
“Un gesto che apprezzo moltissimo _ ha detto Vivarelli Colonna _ ringrazio la El.En. che è intervenuta”.
“Il signore che ha incendiato la lapide ai partigiani _ ha detto Corlito _ ha fatto un percorso a sommo studio per arrivare qui a Porta Corsica ed è arrivato con la mascherina sul volto e con il necessario per dar fuoco alla lapide, quindi il gesto è stato premeditato. Quando lo trovano, si capirà anche la matrice politica, se c’è”.
Le indagini sono ancora in corso e si concentrano sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
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