I maratoneti in banca: missione compiuta
Consegnati gli 11.500 euro raccolti nelle serate alla Cava e al Cassero. Ma non finisce qui: a breve 1000 nuove t-shirt “Maremma per Amatrice”
GROSSETO. Missione compiuta: i soldi raccolti con la maratona solidale Maremma per Amatrice sono (o stanno per arrivare, giusti i tempi tecnici) sul conto corrente in favore delle popolazioni terremotate aperto dal sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna a nome dell’intera città.
Ieri mattina una piccola delegazione degli organizzatori della maratona ha consegnato a Fabio Becherini, direttore di Banca della Maremma (tra gli sponsor dell’iniziativa), undicimila e cinquecento euro: un assegno di 4.500 euro dalla Cava di Roselle, prima tappa della grande corsa (958 panini all’amatriciana più donazioni varie); e 7.000 euro dal Cassero Senese, seconda tappa, frutto di circa 900 piatti di pasta all’amatriciana preparati da otto blasonatissimi chef più contributi vari. Questi ultimi settemila in contanti, spicciolini da due centesimi compresi, così come sono usciti dalle tasche dei quasi 400 grossetani che domenica hanno voluto contribuire alla causa tirando fuori tutto quel che avevano con sé.
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A prendersi la soddisfazione (anzi, la vera gioia) di portare il gruzzoletto a destinazione è stata Rita Martini, anima della parte “gastronomica” della maratona e animatrice della serata al Cassero, affiancata da Andrea Terranzani, conduttore con lei nella fortunata trasmissione di Tv9 Qb - Quanto basta per diventare chef e a fianco di Rita nella tappa sulle Mura. Con loro Emilio Guariglia, caposervizio della redazione del Tirreno di Grosseto, il giornale che – in tandem con Tv9 – si è fatto capofila dell’iniziativa e che ha portato il “raccolto” a nome delle centinaia di persone, privati cittadini e aziende, che si sono prodigate per la buona riuscita della festa solidale.
A nome, dunque, dello staff della Cava di Roselle e di quello di Muramonamour, gestore del Cassero Senese, e di tutti coloro che a questi staff si sono affiancati per strappare biglietti, servire ai tavoli, pulire, spostare sedie e via dicendo nelle due serate clou.
A nome degli otto chef (Valeria Piccini, Paolo Santi, Mirko Martinelli, Moreno Cardone, Matteo Santoni, Matteo Donati, Emilio Signori e Domenico Pichini), dei musicisti (Riccardo Cavalieri, Simone Maggio, Matteo Maggio, Antonio Fanteria, Leo Marcucci, Jole Canelli guest, Claudio Cavalieri, Alessio d’Inverno, Giulia Bernardini, Alessandro Cavalieri, Luca Pirozzi, Luca Giacomelli, Alessandro Golini e i Briganti di Maremma), a nome delle aziende sostenitrici (Conad, Rosati Carta, Cantina dei vignaioli del Morellino di Scansano, caseificio Il Fiorino, Nannoni Grappe, Banca della Maremma, Nuova Solmine, Pastai in Maremma, Corsini Biscotti, Bepi Tosolini, Live ‘95, Ysf). E a nome di Dominga Tammone, la creativa grossetana che merita una menzione speciale: il logo che ha disegnato e donato a Maremma per Amatrice (pici all’amatriciana “fumanti” in un piatto doc, l’esagono delle Mura medicee, stampato su centinaia di magliette è diventato un simbolo di comunità. Al punto che proprio dalle magliette griffate Dominga decolla il futuro di Maremma per Amatrice: Conad ha infatti deciso di stamparne altre 1000 a colori, che fra una decina di giorni potranno essere acquistate nei negozi Conad di Grosseto o richieste da chi organizzerà nuove iniziative solidali in città per essere messe in vendita ad ogni occasione utile.
I dettagli verranno comunicati non appena le t-shirt saranno pronte, ma anche in questo caso, ovviamente, l’intero ricavato andrà ai terremotati. Come dire: in alto i cuori, la maratona non è certo finita qui...