Sette indagati per la gestione del centro Crasm di Semproniano
Peculato la principale contestazione rivolta dalla Procura
GROSSETO. Sette indagati dalla Procura di Grosseto per la gestione del Crasm e Crase di Semproniano, le due strutture di recupero della fauna selvatica ed esotica. Peculato la principale contestazione rivolte dal pm Salvatore Ferraro ai responsabili locali e a quelli nazionali del Wwf, che hanno ricevuto l'avviso di fine indagini e che hanno comunque capi di imputazione differenziati a seconda delle responsabilità.
L'inchiesta del corpo forestale riguardava sette anni, fino al 2011, ed era centrata sulla mancanza della documentazione che avrebbe dovuto, a vario titolo, accompagnare gli animali sequestrati o confiscati e affidati al centro. La forestale aveva chiesto spiegazioni su provenienze e destinazioni degli esemplari, riscontrando irregolarità. Due anni fa moltissimi pappagalli erano stati sequestrati e poi dissequestrati. La vendita o la riproduzione, a fini di lucro, erano stati i fili conduttori dell'inchiesta.
Gli indagati adesso possono presentare memorie o farsi interrogare dal pm, prima che la Procura decida se archiviare o chiedere il rinvio a giudizio