Il Tirreno

Grosseto

Autostrada: scoppia la guerra fratricida

di Sabino Zuppa
Autostrada: scoppia la guerra fratricida

Orbetello deve scegliere tra due diverse ipotesi per il passaggio del corridoio tirrenico: l’opposizione nasce in campagna

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ORBETELLO. Prime avvisaglie di una piccola guerra di secessione che, stanti così le cose, sarà causata dal passaggio dell’autostrada sul territorio orbetellano.

Il fatto che qui ci sia l’unico punto di tutto il corridoio tirrenico in cui si dovrà fare una scelta tra due diverse opportunità, causerà inevitabilmente una divisione tra la popolazione: una cosa che era scontata da tempo, che forse qualcuno ha sottovalutato perché sperava in un allungamento dei tempi, e che potrebbe essere evitata solamente da un secco rifiuto della grande infrastruttura. In tutte le altre zone toscane interessate dalla Tirrenica, infatti, i cittadini uniti si oppongono alla distruzione causata dai cantieri.

Ad Orbetello e Capalbio, invece, c’è divisione e sono già nati molti comitati ed associazioni che hanno un unico e giustificatissimo scopo: quello di non far passare l’autostrada sopra le loro teste. Non un caso se sabato sera a Polverosa e ieri mattina a Giardino, sono stati in molti i cittadini delle campagne interessate dal percorso retro collinare che interessa per vari chilometri anche Capalbio, a riunirsi per provare a far sentire le loro ragioni. Circa trecento persone sabato e molte altre anche ieri mattina che hanno dimostrato preoccupazione rispetto alle scelte del Comune lagunare e della Provincia ed hanno fatto capire che, dopo la richiesta dei pareri della Regione, rimarranno vigili così come d’altro canto faranno le associazioni relative al passaggio nella zona costiera. Sabato sera erano presenti i comitati di San Donato, Polverosa e l’associazione Maremma Mare di Giardino il cui segretario, Gianluca Brozzetti, ha esposto chiaramente i loro intendimenti. In primis quello di essere ascoltati, perché è stato forse questo il punto più emblematico delle critiche mosse al sindaco Monica Paffetti: la primo cittadino, infatti, secondo quanto affermato dai rappresentanti dei comitati non avrebbe mai accolto le richieste e gli inviti ufficiali di fornire il suo ascolto. Cosa questa che ha messo in notevole difficoltà anche i due rappresentanti dell’amministrazione lagunare, l’assessore Alessandro Ragusa ed il vice sindaco Marcello Stoppa che hanno tentato con coraggio di ripercorrere i ragionamenti dell’ultimo consiglio comunale ma, essendosi trovati circondati da pareri avversi, hanno chiaramente subito le critiche di quella parte della popolazione.

Dunque i pareri deliberati da Orbetello ed indirizzati verso il retro collinare, non hanno convinto la gente della campagne orbetellane e capalbiesi: e loro hanno spiegato che un parere personale lo manderanno anch’essi alla Regione tramite un loro legale, perché fino ad ora non sono stati ascoltati ma non vogliono privarsi di un diritto che gli spetta. Ma è chiaro che la cosa non finirà qui: quando il dibattito si sposterà sulla costa ci saranno altri a discutere ed a difendersi, e forse non basterà né la messa in sicurezza dell’Aurelia, né un progetto alternativo come quello del buon senso proposto anche in queste occasione dall’ingegner Marco Martens.

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