Il Tirreno

Grosseto

Ex presidente della Cri, è stato l’autore dei regolamenti delle Forze Armate

Pitigliano piange il generale

Antonello Carrucoli
<b>ADDIO </b>Al generale Arturo Marcheggiano
ADDIO Al generale Arturo Marcheggiano

Arturo Marcheggiano si è spento a 76 anni, oggi i funerali

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 PITIGLIANO. È morto venerdì all'età di 76 anni il generale Arturo Marcheggiano, autore di tutti i regolamenti oggi in vigore nelle Forze Armate Italiane, in materia di applicazione del Diritto Umanitario. I funerali avranno luogo questa mattina partendo dalla propria abitazione -località La Rotta- e la Messa sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di S.Quirico alle 11,30. In lutto tutta la comunità e la Croce rossa della quale era stato presidente. Angelo Biondi, presidente sezione Toscana della SIPBC (società italiana per la protezione beni culturali), ricorda l'amore che il generale aveva per la Maremma e Pitigliano.  «La sua scomparsa -dice Biondi- è una grave perdita per la Maremma e in particolare per Pitigliano, che egli da anni aveva scelto come luogo di residenza privilegiata. Non a caso grazie a lui Pitigliano è stato il luogo di incubazione di una delle realizzazioni più importanti del Generale Marcheggiano: la fondazione della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, avvenuta il 18 aprile 1996».  La Società per la protezione dei Beni Culturali, è un'organizzazione di interesse nazionale non governativa, formata da soci volontari con la finalità di diffondere e attuare i principi contenuti nelle Convenzioni Internazionali per la salvaguardia dei Beni Culturali sia in tempo di guerra che di pace. Tale Società, già presente in altri paesi europei, mancava proprio in Italia, dove il patrimonio di beni culturali è il più consistente al mondo e Marcheggiano coprì così un vuoto a livello nazionale.  «Egli - va avanti - ne è stato il primo Presidente ed ha accompagnato la Sipbc nel suo cammino iniziale, rafforzandola, stabilendo rapporti con i Ministeri dei Beni Culturali, della Pubblica Istruzione e della Difesa, le Forze Armate, l'Unesco, la Fondazione Europea Dragan di Roma, la Croce Rossa, la Protezione Civile, le analoghe Società d'Europa e cogliendo altri importanti traguardi, come la fondazione della Lega Internazionale delle Società Nazionali per la Protezione dei Beni Culturali, di cui sono membri, oltre all'Italia, la Svizzera, la Germania, l'Austria, la Spagna e la Romania».  Il generale aveva un grande amore per la Maremma e per Pitigliano, che definiva "Monumento all'Uomo" e con tale titolo volle che il sottoscritto tenesse un intervento al primo Convegno della SIPBC ad Alessandria nel 1997. «Avrebbe voluto che Pitigliano ottenesse l'iscrizione nel Registro Internazione dei beni Culturali sotto protezione speciale (pratica che fu avviata dall'allora Sindaco Alberto Manzi) ed anche a tal fine volle che subito alle porte del centro storico di Pitigliano fosse affisso lo Scudo Blu, il simbolo internazionale della protezione del Patrimonio Culturale, previsto dalla Convenzione dell'Aja del 1954».  Fu ancora Marcheggiano -conclude Biondi- a volere che nell'anno giubilare 2000 l'annuale Convegno della SIPBC si tenesse a Pitigliano, portandolo così al centro dell'attenzione nazionale.  «Per tali motivi - copnclude - oltre che per l'amicizia che Arturo era capace di dare, piangiamo la sua perdita e siamo vicini con tutto il nostro affetto alla moglie Costanza Giunti ed ai suoi familiari». Questa mattina l'ultimo saluto della Maremma al genrale.
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