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Fiorentina, Italiano e la Viola pronti per i saluti: in pole position si scalda Palladino

di Francesco Gensini
Fiorentina, Italiano e la Viola pronti per i saluti: in pole position si scalda Palladino

E domenica c’è il recupero a Bergamo

31 maggio 2024
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FIRENZE. Atene comunque sia rappresenta un nuovo inizio per la Fiorentina, a meno di sorprese che da definizione sarebbero tali, ma stavolta da lasciare davvero a bocca aperta. Un nuovo inizio, perché la partita (un macigno praticamente per la squadra viola) di dopodomani a Bergamo, recupero di quella in programma il 17 marzo e non disputata per il malore accusato da Joe Barone che si sarebbe rivelato fatale due giorni più tardi, non solo chiuderà definitivamente la lunghissima stagione viola (58 gare da agosto), ma metterà anche la parola fine all’esperienza di Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina al culmine di tre stagioni intense e ricche, seppur non coronate da un trofeo. Sempre escludendo un’inversione a u nelle decisioni più bilaterali che unilaterali già prese da tempo e soltanto da ratificare. Almeno così sembra. «Ho parlato con Commisso e abbiamo concordato di vederci prima o dopo la trasferta di Bergamo, incontro utile per decidere il mio futuro e quello della Fiorentina. Conterà individuare il modo di far crescere questo gruppo che ha una base importante. E sono sicuro che molti calciatori resteranno».

Parole di Vincenzo Italiano nel ventre dell’Aek Arena quando la notte aveva avvolto la capitale greca (tranne per la parte dove i tifosi dell’Olympiacos stavano dando sfogo a una gioia irrefrenabile nei festeggiamenti per il primo successo internazionale della loro squadra). Parole che uscivano con un filo di voce e con lo sguardo ancora attonito per quanto accaduto fino a mezz’ora prima in campo, tali e tante erano la delusione e l'amarezza da prendere il sopravvento anche sull’adrenalina che di solito è fedele compagna di viaggio del tecnico per molto anche dopo la partita. Stavolta no. Stavolta c’erano solo scoramento e frustrazione per un’altra finale persa, per il terzo trofeo sfuggito dalle mani quando era lì a portata di mano e i pensieri su altre cose facevano fatica ad emergere dai meandri della mente schiacciata dal dolore e fissa su una cosa soltanto.

Ma la Fiorentina ripartirà, anzi deve ripartire, e lo farà subito in queste ore, nelle prossime ore, come annunciato a suo modo da Italiano con l’incontro che l'allenatore siciliano avrà con il presidente viola per certificare il fine rapporto già stabilito a suo tempo e tenuto in piede flebilmente dalla clausola di rinnovo automatico in caso di vittoria della Conference League. Sempre che l’avesse voluto il club, che la clausola ce l’aveva a favore, ma ormai non c’è più nemmeno quella questione da affrontare.

Se conclusione del rapporto a fine dei tre anni sarà, lo scenario previsto è questo: fuori Vincenzo Italiano, dentro Raffaele Palladino. Che è il favorito e con cui è fissato un appuntamento di massima non appena Commisso e Italiano si saranno ringraziati a vicenda per queste stagioni e si saranno salutati. In cima alla lista, in netto vantaggio, c’è il giovane tecnico del Monza davanti ad Aquilani, e come per il “divorzio” tra la Fiorentina e Italiano ci si aspetta a breve l’annuncio di Palladino: che ieri, per la cronaca, in Brianza davano ufficiosamente e per ora metaforicamente sulla strada verso Firenze. Palladino, a scanso di imprevedibile conferma di Italiano che è giusto ribadire non va eliminata a priori , sarà il primo passo della nuova Fiorentina. Ma non il più importante: quello appartiene a ciò che Rocco Commisso vorrà fare per il futuro della squadra viola.
 

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