Viola «Non fermarti ora». È caccia al settimo colpo
Il tecnico Italiano: «La classifica non ci soddisfa: serve battere il Lecce. Siamo stanchi, ma pronti»
FIRENZE. Andare oltre la stanchezza, la fatica, le tensioni accumulate in questo ultimo periodo, intenso seppur soddisfacente. Vincenzo Italiano chiede alla sua squadra l’ultimo sforzo prima della sosta e in previsione del mese di aprile che, fra quarti di Conference League e semifinali di Coppa Italia (al di là del campionato), segnerà e indirizzerà in maniera decisiva la stagione. Oggi arriva al Franchi il Lecce dei tanti ex, a iniziare da Pantaleo Corvino, il dirigente che ha contribuito a condurre la Fiorentina in Champions e a mantenerla in Europa per tanti anni sotto la gestione Della Valle e ha portato in viola tanti talenti che in riva all’Arno sono sbocciati e hanno fruttato, quando ceduti, un bel gruzzolo. Ma nel clan viola non ci sarà tempo né spazio per gli amarcord, come ribadito dallo stesso allenatore alla vigilia: «Questo è un momento positivo e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci». Sei vittorie di fila fra campionato e Conference, sette nelle ultime nove partite, solo qualche settimana fa il sentimento prevalente era quello dello sconforto, adesso regna l’entusiasmo. «Vincere aiuta tanto, vincere scaccia via la fatica, anche per questo non vogliamo smettere» insiste Italiano attraverso i canali del club. Nelle ultime cinque gare di A la sua squadra ha raccolto 10 punti, soltanto Napoli e Juventus hanno fatto meglio.
«Il Lecce verrà qui per metterci in difficoltà, è una formazione veloce, intensa, che pressa tanto. Chiaramente si sta giocando moltissimo, come del resto noi: la classifica non ci soddisfa e puntiamo a migliorarla a tutti i costi, quindi scenderemo in campo consapevoli che ci aspetta un’altra battaglia e decisi ad affrontarla nel migliore dei modi. Vogliamo proseguire il nostro trend positivi, sarebbe importante andare alla sosta con un altro bel risultato». Per cercare di riuscirci Italiano chiede ancora una volta spinta e sostegno da parte del pubblico: «Mi auguro che tutto lo stadio ci trascini e ci aiuti a trovare le energie per permetterci di esprimerci al massimo e andare oltre la fatica e l’ostacolo. Abbiamo visto quanto i nostri tifosi possano essere determinanti». Le scelte di formazione dipenderanno dalle condizioni fisiche e mentali di ciascuno. «Dal punto di vista mentale la squadra sta bene perché vincere è sempre bello e aiuta a smaltire la stanchezza. Le rotazioni ci stanno aiutando e mi auguro sarà così anche stavolta. Veniamo da una battaglia vera, disputata su un terreno molto pesante, dobbiamo recuperare velocemente, ma sono convinto che alla fine chi giocherà farà una bella prestazione. Vediamo chi recupera al 100%. Siamo un po’ stanchi, con il Sivasspor abbiamo messo in campo uno sforzo importante, ma è servito per superare il turno, non ci siamo risparmiati né volevamo farlo». Quanto al sorteggio che ha abbinato la Fiorentina ai quarti con il Lech Poznan il tecnico taglia corto: «In Europa tutte le sfide sono difficili, anche questa andrà preparata al meglio. Ma ora conta solo il Lecce, ci aspetta un’altra battaglia e non vogliamo fallirla».