Fiorentina, è l’ora delle cessioni: il punto della situazione
L’arrivo di Bajrami è subordinato alla partenza di Szymon Zurkowski. Su Benassi spinge il Lecce, Kouame è conteso tra Italia e estero
FIRENZE. Non manca molto per completare la Fiorentina 2022-23, anzi, forse, manca davvero pochissimo. Potrebbe servire il sostituto di Milenkovic se il centrale serbo andasse via a fronte di un’offerta non inferiore a 15 milioni con tempo limite per muoversi di una decina di giorni, ma la storia è nota in tutti i suoi termini a cominciare dalla controproposta fatta dal club viola per il rinnovo su base triennale (dal 2023 al 2026) a una cifra complessiva vicina ai 9 milioni bonus compresi. Più il centrocampista giusto, con i tempi giusti che potrebbe essere Bajrami e per questo occorrerà aspettare la valutazione di Italiano su Zurkowski tra Austria e Spagna, perché l’affare con l’Empoli (club proprietario del cartellino del fantasista svizzero-albanese) avrebbe lo scambio come base di partenza.
Non sono dunque affari immediati e non è una coincidenza che la Fiorentina stessa ritenga virtualmente concluso il proprio mercato con gli acquisti di Mandragora, Gollini, Jovic e Dodô, utili a ridefinire il progetto tecnico-tattico andando a colmare i vuoti lasciati dalle partenze in ruoli fondamentali come centravanti, regista ed esterno destro di difesa. Ci saranno un paio di arrivi ad agosto, come detto, ma se il più è fatto è naturale che in questi giorni a cavallo tra luglio e agosto gli uomini di mercato viola stiano concentrando gli sforzi per ridurre l’organico nel numero: progetto che nella serata di mercoledì ha ricevuto un impulso notevole grazie all’accordo con il Flamengo per il trasferimento di Erick Pulgar a Rio de Janeiro. Liberato il posto da extracomunitario da destinare a Dodô, la Fiorentina prova a sistemare gli altri elementi in esubero con particolare riguardo nei confronti di Kouame e Benassi che sono calciatori e capitali di valore nel gruppo viola a tutti gli effetti, tant’è vero che il tecnico siciliano li sta guardando con l’occhio di chi farà nuove verifiche prima del via libera definitivo alle cessioni. Intanto, il club di Commisso continua a registrare parecchio movimento intorno all’ivoriano, con lo Spezia che prova a regalarsi la "doppietta" dopo aver praticamente definito l’arrivo di Dragowski, ma Bologna e Torino non mollano la presa, mentre l’Anderlecht non ha rinunciato all’idea di un prestito-bis.
Quanto al centrocampista emiliano, sulle sue tracce ci sono le neopromosse Cremonese e Lecce, e la sensazione è che alla fine a spuntarla possano essere i giallorossi dell’ex direttore sportivo viola Pantaleo Corvino, però serve sempre l’affondo che non c’è stato. E poi c’è Rasmussen. Italiano durante il ritiro di Moena ha ammesso che lo conosceva poco e ha riservato complimenti in serie al danese rafforzando il concetto di cui sopra. La conferma rimane difficile, a meno che non venga trovata una società acquirente per Nastasic e in quel caso diventerebbe il quarto centrale della rosa, ma per ora il danese continua ad essere un potenziale obiettivo di Norwich e Swansea in Championship, la Serie B inglese. L’attesa di Ranieri (non convocato nemmeno per il ritiro in Austria) potrebbe essere al termine con l’auspicato ritorno a Salerno, anche se nelle ultime ore anche l’Empoli ha fatto un sondaggio, mentre a proposito di campionato cadetto, l’Ascoli e Gori si stanno per dire sì con il "consenso" della Fiorentina.