È super Riccardo Sottil. La Fiorentina vince e Jovic segna sempre
Contro il Trento poker di gol: al serbo bastano pochi minuti. Zurkowski convince e ora si dovrà decidere il suo futuro
MOENA. Contro il Trento (Lega Pro), nella terza amichevole stagionale, passa la Fiorentina: stavolta però (ed è la prima di questo pre campionato), c’è da fare il conto anche con il gol al passivo incassato, da Belcastro. A Vincenzo Italiano, perfezionista e meticoloso, di certo non sarà sfuggito niente. Conta però più di tutto il contorno, a cominciare dalle ottime prove di Szymon Zurkowski, autore di un gol e di un paio di suggerimenti preziosi, e pure di Riccardo Sottil. E poi c’è l’efficacia di Luka Jovic: gli sono bastati sette minuti per trovare il varco giusto e andare a segno, con Cabral che invece, pur avendo costruito tanto, non è riuscito a infrangere il tabù. Si è avvitato diverse volte pure Jonathan Ikoné: ecco perché il tecnico viola, a fine seduta, lavora molto anche con lui sulle conclusioni e sulla necessità di saltare l’uomo. Deve essere (anche) lui uno dei valori aggiunti della Fiorentina che verrà.
Le note buone sono tutte giovani. La sfida tra figli d’arte, Sottil da una parte e Gabriele Marchegiani dall’altra (il figlio di Luca, l’ex portiere della Lazio), la fa sua con una doppietta e accelerate di quelle da far venire ilmal di testa dagli avversari. L’altro giorno, in conferenza stampa, aveva detto di essere pronto alla grande sfida, quella per la definitiva consacrazione sul palcoscenico del calcio che conta, e evidentemente non ha perso tempo. Scatti in profondità, rapidi rovesciamenti di fronte e pure veri e propri "coast to coast", da una parte all’altra del campo, per cercare di sfruttare ogni centimetro di spazio. È (anche) questo uno dei messaggi più positivi su cui dover riflettere, al pari della prestazione del centrocampista polacco, su cui l’Empoli non molla la presa. In azzurro, la passata stagione, ha completato un percorso di crescita che gli ha permesso di accendersi i riflettori addosso: la sensazione, però, è che ulteriori valutazioni saranno rimandate alla seconda fase della preparazione, agli appuntamenti austriaci contro Galatasaray, Qatar e poi (in Spagna) col Betis Siviglia. Ha fatto molto bene pure Rolando Mandragora, impiegato ieri come play, il cattura palloni chiamato a spezzare la manovra agli avversari e pure quello che, con velocità e dinamismo, rilancia subito il gioco. Un tocco, quasi mai due, come chiede l’allenatore: sono pochi giorni, di fatto, che l’ex Torino si è calato nelle dinamiche di gioco della nuova squadra, eppure, sembra davvero esserci sempre stato, tanta è l’intelligenza tattica mostrata. Chi, invece, seppur impiegato in una posizione non sua si è trovato a vedere le streghe - travolto da un Saporetti particolarmente ispirato - è stato Jacob Rasmussen: Italiano lo ha sistemato sulla corsia laterale bassa mancina (ma lui nasce centrale), risparmiando Biraghi per la ripresa anche in vista della seconda amichevole in programma oggi contro la Triestina. I segnali della squadra che sta nascendo sono incoraggianti. Adesso c’è solo da alzare l’asticella, il campionato è dietro l’angolo e Firenze non vuole smettere di sognare.
Fiorentina-Trento 4-1
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Favasuli, Milenkovic (70’ Biraghi), Nastasic, Rasmussen (70’ Quarta); Zurkowski (70’ Maleh), Mandragora, Duncan (70’ Bonaventura); Ikoné, Cabral (70’ Jovic), Sottil (64’ Kouame). All. Italiano
Trento (4-3-3): Marchegiani; Galazzini, Simonti, Ferri, Cittadino; Carini, Saporetti, Ballarini; Barbuti, Belcastro, Pasquato. All. D’Anna
Arbitro: Zufferli
Marcatori: 2’ Zurkowski, 29’ e 57’ Sottil, 58’ Belcastro, 80’ Jovic .