Il Tirreno

Firenze

Politica

Polemica in Toscana su Francesca Albanese, salta la commissione per la cittadinanza onoraria a Firenze

di Redazione web
Polemica in Toscana su Francesca Albanese, salta la commissione per la cittadinanza onoraria a Firenze

Salta la commissione a Palazzo Vecchio sulla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese: polemiche nel Pd, opposizioni all’attacco e accuse di opportunismo politico

4 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Dopo 48 ore di polemiche e imbarazzi, specie all'interno del gruppo consiliare del Pd, salta la commissione consiliare che oggi a Palazzo Vecchio si sarebbe dovuta riunire per esaminare la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina e i territori occupati, Francesca Albanese.

La risoluzione era stata proposta da Dmitrij Palagi di Sinistra Pc, ed era stata denominata “Solidarietà e cittadinanza onoraria a Francesca Albanese”, come atto della città verso la relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi. Nella mattinata di oggi è arrivata una e-mail ai consiglieri membri dove è stato scritto che "su indicazione della presidente della commissione Stefania Collesei si comunica che per motivi strettamente personali la convocazione odierna è annullata". Una volta ricevuto il via libera dalla commissione, l'atto sarebbe andato in Consiglio comunale per il voto finale.

Il M5S chiede chiarimenti

"In merito al repentino annullamento della seduta della Commissione che stamattina avrebbe dovuto discutere l'atto per il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, esprimo il mio disappunto e chiedo che siano fornite al più presto spiegazioni", dice il capogruppo del M5S Lorenzo Masi. Che aggiunge: "Conosco Francesca, è una grandissima professionista e una bellissima persona. Ci siamo confrontati anche alla presentazione del suo libro e gode della mia massima stima. Ritengo che i rappresentanti delle istituzioni hanno il dovere di denunciare i fatti atroci che si stanno compiendo nella Striscia di Gaza e difendere chi, come Francesca Albanese, ha avuto la forza e il coraggio di esporsi in prima persona nello svolgimento del proprio lavoro. Auspico che quanto successo oggi in Comune - conclude - sia solo un inconveniente e che presto sia data piena visibilità e discussione ad un tema che non può e non deve lasciare indifferenti".

La presidente della Commissione: «Saltata perché io indisposta»

«La verità è più semplice di quella che viene costruita. Non mi sono sentita bene, i motivi strettamente personali sono privati. Di fronte a un atto che so benissimo essere sensibile, atti che devono essere guidati, è importante il ruolo del presidente. Io su un atto del genere volevo essere presente, quindi con molta semplicità lo dico. Tanto oggi si sarebbe iniziata una discussione, non si sarebbe conclusa nella giornata di oggi». Così la presidente della commissione Pace del Comune di Firenze, Stefania Collesei, spiega il motivo per il quale questa mattina è stata annullata la seduta che prevedeva la discussione sulla solidarietà alla relatrice Onu Francesca Albanese e la proposta di cittadinanza onoraria della città. «Io sono a favore della solidarietà piena a Albanese ma qui non si tratta di ciò che pensa una persona - aggiunto Collesei -, si tratta di portare un atto che abbia un consenso maggiore della maggioranza consiliare visto che serve la maggioranza qualificata».
Il no dell’associazione Italia-Israele

Francesca Albanese giustifica e minimizza terrorismo di Hamas", mentre "la cittadinanza onoraria" di Firenze "è un riconoscimento solenne che richiede equilibrio e responsabilità" e "Albanese non è una voce neutrale: ha più volte delegittimato il diritto di esistere di Israele, adottando un linguaggio ideologico e polarizzante, ha giustificato e minimizzato il terrorismo di Hamas e accusato Israele di genocidio con affermazioni prive di fondamento giuridico, contestate da esperti e organismi internazionali". Lo dichiara, in una nota, l'associazione Italia-Israele di Firenze con il suo presidente Emanuele Cocollini.

La condanna dell’opposizione

«Stigmatizziamo la scelta di rimandare la Commissione 7 a dopo le elezioni, una scelta politica. Ma è anche da condannare l'atteggiamento della Giunta Funaro rispetto agli atti - interrogazioni o mozioni - della minoranza, lasciati per mesi a candire in attesa di risposta. L'atto di oggi è stato presentato a luglio, sarebbe andato in discussione solo ad ottobre. Già questo metodo, che depotenzia e svilisce gli atti e il lavoro dei consiglieri è da censurare. Il rinvio è ancor più grave poiché motivato da squallido opportunismo politico. Ci siamo abituati: le questioni s pinose si nascondono sotto il tappeto, oggi, a Firenze, mai si ha il coraggio di affrontarle politicamente. Da parte nostra sicuro voto contrario per una persona, Francesca Albanese, che ha mancato di rispetto alla senatrice a vita Liliana Segre e che, più di una volta, è sembrata essere il megafono della propaganda di Hamas più che la voce del popolo palestinese». Così, in una nota congiunta, i consiglieri comunali fiorentini Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini.

Primo piano
La polemica

Caso Beatrice Venezi, proclamato lo sciopero al teatro La Fenice: è il giorno della prima

di Paolo Martini