Il Tirreno

Firenze

Il caso

Firenze, identificato il vandalo che ha rotto la lapide in ricordo dei due senegalesi uccisi


	Il danneggiamento ripreso dalla telecamera
Il danneggiamento ripreso dalla telecamera

Si tratta di un giovane marocchino, la polizia esclude motivazioni razziste alla base del gesto

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FIRENZE. La polizia ha individuato il presunto responsabile del danneggiamento della targa in memoria di Samb Modou e Diop Mor, uccisi il 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia a Firenze da Gianluca Casseri, uno squilibrato mosso da motivazioni razziste e fasciste. Si tratta di un marocchino di 24 anni che è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Nel suo caso la polizia è portata a escludere che ci sianoo motivazioni razziste alla base del gesto. Il giovane era forse in stato di agitazione per altri motivi.

La sera di mercoledì la polizia era intervenuta in piazza Dalmazia dove era stato segnalato il danneggiamento della targa commemorativa apposta in memoria di Samb Modou e Diop Mor.

L’ attività d’indagine svolta dalla Digos, spiega una nota della Questura, ha consentito nell’immediatezza di identificare l’autore dell’atto vandalico, un cittadino marocchino di 24 anni, gravato da pregiudizi di polizia. Grazie alla visione delle immagini riprese dalle telecamere i poliziotti hanno verificato che la sera prima, intorno alle 19,25, il giovane marocchino era salito sul basamento in pietra e si era appeso alla lapide commemorativa fino a causarne la caduta a terra e la rottura. «Dalla visione delle immagini – spiega ancora la Questura – il soggetto appare verosimilmente in stato di alterazione psico-fisica. Allo stato attuale, deve ritenersi escluso ogni movente di estremismo ideologico alla base del gesto». Il giovane marocchino è stato denunciato con l’accusa di danneggiamento aggravato.

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