Firenze, fermato cubano 49enne per l’aggressione alle Cascine con arma da taglio
Un cittadino cubano di 49 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri per l’aggressione avvenuta il 13 agosto al Parco delle Cascine di Firenze. La vittima, un algerino di 47 anni, è stata colpita con più fendenti mentre dormiva su un giaciglio di fortuna
FIRENZE Un corpo riverso sull’asfalto, il braccio coperto di sangue, i passanti che si fermano senza capire se sia una caduta o un’aggressione. È l’immagine che martedì 13 agosto, poco dopo le otto del mattino, ha interrotto la normalità al Parco delle Cascine, lungo viale del Visarno.
L’uomo a terra è un algerino di 47 anni, senza documenti. Ai carabinieri dirà di essere stato colpito più volte da un individuo mentre dormiva su un giaciglio di fortuna. Le ferite agli arti superiori, profonde ma non letali, lo hanno costretto a un ricovero all’ospedale di Santa Maria Nuova.
La ricostruzione degli investigatori parte subito dalle testimonianze di chi si trovava nei pressi e dalle immagini delle telecamere installate nell’area. I frame mostrano l’aggressione e permettono di isolare il sospettato. Poche ore più tardi i militari individuano il presunto responsabile: un cittadino cubano di 49 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. È lui, secondo gli inquirenti, ad aver assalito la vittima con un’arma da taglio.
Il fermo scatta la sera stessa, sempre il 13 agosto. L’uomo viene portato nel carcere di Sollicciano, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip. Decisivo, oltre all’analisi dei filmati, anche il riconoscimento diretto da parte della vittima.
Il caso si inserisce in un contesto che preoccupa da mesi le autorità. Le Cascine, il parco più esteso di Firenze, sono diventate teatro di episodi di violenza, rapine e spaccio. Per questo la Prefettura ha disposto un piano di presidio costante con pattuglie a piedi, unità cinofile e controlli in borghese. Solo nell’ultimo trimestre le operazioni hanno portato a decine di denunce e sequestri.
Questa volta però la violenza non è rimasta confinata nelle ore notturne. La scena si è consumata in piena mattinata, davanti a chi percorreva il viale. La vittima che crolla sanguinante, i soccorsi, l’indagine immediata. E un fermo che arriva in poche ore.