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Firenze, spese pazze al Maggio musicale: condannato Pereira

Firenze, spese pazze al Maggio musicale: condannato Pereira

L'ex sovrintendente dell’ente lirico condannato in abbreviato a 1 anno e 10 mesi. Assolto dall’accusa di malversazione

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FIRENZE Il peculato c’è stato, la malversazione no. Le spese pazze sì, lo malagestione no. L'ex sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira è stato condannato oggi a un anno e dieci mesi di reclusione per il reato di peculato con sospensione condizionale della pena. La sentenza, pronunciata dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Firenze, Angela Fantechi, è arrivata al termine del processo celebrato con rito abbreviato. L'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Christine Von Borries, aveva chiesto una pena ben più severa: quattro anni e quattro mesi. Il gup ha assolto Pereira da dieci capi di accusa formulati dalla Procura, tra questi quello del reato di malversazione relativamente all'utilizzo improprio del fondo statale per la patrimonializzazione degli enti lirici-sinfonici. Il caso ruota attorno a una serie di spese sostenute da Pereira durante il suo mandato a Firenze - iniziato nel 2019, dopo cinque anni alla guida del Teatro alla Scala, e terminato con le sue dimissioni a fine febbraio del 2023 - e ritenute dalla Procura non giustificate né previste contrattualmente. Tra queste, figurano circa 24 mila euro per il trasloco da Milano alla nuova residenza toscana, e un biglietto ferroviario di 60 euro, entrambi oggetto della condanna: da tutti gli altri addebiti Pereira è stato scagionato. Il giudice ha condizionato la sospensione della pena al pagamento della restituzione (già avvenuta) alla Fondazione del Maggio stabilito in 25.909 euro "quale riparazione pecuniaria in favore dell'amministrazione lesa". Pereira è stato inoltre condannato nei confronti della parte civile costituita del aggio Musicale Fiorentino per 1.500 euro più il pagamento delle spese legali e generali. Alexander Pereira, 77 anni, è stato altresì interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e reso incapace di trattare con la pubblica amministrazione. Si tratta di pene accessorie sospese come quella principale. Con la sentenza è stata disposta l'immediata restituzione di quanto già sequestrato a Pereira.

"Soddisfazione" è stata espressa dai suoi legali, gli avvocati Sigfrido Fenyes e Marianna Poletto, anche alla luce delle richieste della Procura e delle parti civili. "A fronte di pretese per oltre dieci milioni di euro dal Ministero della Cultura e della Fondazione è stato disposto un risarcimento di 25.909 euro. A fronte del forte ridimensionamento delle accuse e delle richieste risarcitorie, siamo soddisfatti", ha dichiarato l'avvocato Fenyes all'Adnkronos, Fra 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. "Una volta lette le motivazioni, valuteremo se fare ricorso in appello per i due capi in cui vi e stata condanna", ha aggiunto il legale. Nelle precedenti udienze, il Ministero della Cultura e la Fondazione lirico-sinfonica del Maggio Musicale avevano chiesto un risarcimento di quasi 10 milioni di euro: rispettivamente oltre 9,36 milioni e 379 mila euro per danni morali, d'immagine e patrimoniali. Secondo l'accusa, Pereira avrebbe utilizzato impropriamente circa 35 milioni di euro provenienti dal fondo statale per la patrimonializzazione degli enti lirici-sinfonici. Quei fondi, destinati a rafforzare la struttura economica della Fondazione, sarebbero invece stati usati per pagare stipendi e imposte. Il giudice ha assolto totalmente Pereira da questa accusa, rigettando qui la richiesta risarcitoria. Secondo quanto è emerso nel corso del processo, Pereira ha anche già restituito circa 47.000 euro alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino.

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