Mobilità a Firenze, l'assessore Giorgio: «Sulle tramvie avanti tutta. E la linea 3 avrà le pensiline»
Saranno nei tratti di pregio verso Bagno a Ripoli
FIRENZE. Dice che la sicurezza è «un diritto umano». Come la libertà di espressione, il lavoro, l’accesso al cibo e all’acqua. Che serve soprattutto ai «più deboli» e garantirla non è affatto affare da duri di destra. Glielo ha detto Graziano Cioni, l’ex assessore “sceriffo” di Firenze e adesso è diventato anche un suo mantra. Insomma, assicura Andrea Giorgio, la sua non è una sinistra fru fru e salottiera. Ma ci tiene, non è assessore soltanto a sicurezza e polizia municipale, il suo pallino è la mobilità, e ne ha un’idea ecologista. Dunque, da mesi lui, che è anche uno degli esponenti di spicco del Pd schleiniano in Toscana, non fa che sfornare idee e progetti per convincere i fiorentini, finanche i più riottosi, a saltare su un bus o un tram per andare a scuola o a lavoro. «Tramvie avanti tutta», dice, «il trasporto pubblico può cambiare la città». Trentotto anni, dopo l’esperienza da assessore all’ambiente nella giunta Nardella, ha avuto dalla sindaca Funaro le deleghe forse più toste, e da quando è in carica s’è fatto notare per il piglio deciso, quasi tatcheriano.
Assessore, dovrà ammettere che sulla sicurezza sta investendo molto: controllo di vicinato nei quartieri, Pol Cascine, Pol Metro, blitz contro gli abusivi, contro i furbetti dei tavolini, ritira patenti, dà la caccia agli host evasori, è inflessibile contro chi occupa gli immobili. Cos’è, voleva smentire l’immagine della sinistra fru fru?
«Ma quale sinistra fru fru: la legalità è di sinistra, perché le leggi servono a tutelare i diritti degli altri, a partire dai più deboli e da chi le leggi le rispetta ogni giorno. Far rispettare le regole è un investimento nella democrazia, le istituzioni servono anche a questo».
La infastidisce che la paragonino all’ex assessore Graziano Cioni. Il Cioni 2.0, dicono.
«No. Graziano mi ha detto in un nostro incontro una cosa che mi è rimasta impressa: la sicurezza è un diritto umano. È vero: perché chi si sente insicuro cambia il suo modo di vivere, il suo rapporto con gli altri. Ecco perché è così importante, specie per le persone più fragili e nei quartieri più popolari. I forti si difendono da soli, noi dobbiamo difendere tutti, e non con la propaganda del governo ma con azioni concrete e facendoci portavoce dei bisogni dei cittadini con le istituzioni che devono garantire la sicurezza».
Qual è fra tutti progetti che ha avviato da quando è assessore a sicurezza e mobilità quello che funziona meglio?
«Non saprei, ma credo le agevolazioni per il trasporto pubblico. Sia il bonus Tpl – che ha reso gratuiti i mezzi per gli studenti e i nuovi abbonati – che l’accordo con Regione e Unifi per gli universitari, sono state scelte di cui sono molto orgoglioso: abbiamo portato sui mezzi pubblici decine di migliaia di persone investendo su un modo diverso di muoversi in città, partendo dai più giovani e da chi era disposto a cambiare abitudini. Una scelta che ci avvicina ai Paesi europei e che vogliamo rilanciare con decisione».
Fino a qualche tempo fa non eravate molto soddisfatti del servizio di Autolinee, soprattutto per le corse saltate o in ritardo dei bus. È migliorata in città?
«Si. Oggi il servizio nella maggior parte dei casi funziona, poi dobbiamo sempre migliorare e siamo impegnati su questo, dal rinnovo dei mezzi ad una maggiore efficienza. Lo stiamo facendo anche con maggiori controlli contro la sosta selvaggia e le doppie file, perché spesso questi comportamenti rallentano i bus, e a volte ne pregiudicano il servizio».
A proposito, lei come si muove in città?
«Metto le mani avanti: uso anche la macchina, non sono mica ideologico. Ma mi sposto spesso in bici, che è il modo più rapido e comodo in città, e coi mezzi pubblici, dai bus alla tranvia. E la mattina accompagno la mia bimba a piedi a scuola: è in una delle strade scolastiche della città ed è bello vedere bimbi e genitori che in bici o a piedi vanno tranquilli verso l’ingresso senza doversi preoccupare delle auto che sfrecciano».
Sullo Scudo verde avete detto: per ora niente ticket e solo multe a Euro 1 ed Euro 0. Ma arriverà o no il momento in cui qualcuno fermerà i cittadini dell’area metropolitana che entrano in città urlando “alt, chi siete, cosa volete, un fiorino”?
«Certo, e vestiti da figuranti! A parte gli scherzi, lo scudo verde servirà per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, non a vessare chi vive nei comuni limitrofi. La sindaca Funaro sta definendo con tutti i sindaci metropolitani un percorso, ma un paletto è chiaro: nessun ticket di ingresso finché non avremo fatto passi avanti sul sistema della mobilità verso la città».
Come risponde a chi dice che le misure a favore della transizione ecologica, come gli incentivi per le auto non inquinanti, non servono perché nel mondo il mercato delle auto elettriche non decollerà mai?
«È una falsità, smentita dai dati e dai trend. Dopo di che l’obiettivo non è quello di far comprare a tutti una macchina elettrica: dobbiamo offrire ai cittadini un’alternativa efficiente e comoda all’auto privata investendo nel trasporto pubblico di qualità. Così diminuiremo le auto, il traffico e l’inquinamento e restituiremo ore di vita e faremo risparmiare le persone».
Tramvia, la Vacs ancora non Vacs. Non del tutto: pochi utenti, per ora non abbastanza per arrivare all’obiettivo di 3-4 milioni di passeggeri all’anno. Perché?
«Ho preso quella linea tante volte dopo l’inaugurazione, e ci sono sempre più persone a bordo. È normale che sia così, siamo fiduciosi».
La tramvia per Bagno a Ripoli ha i cantieri attivi, dunque un altro pezzo si aggiunge alla rete. Ma quella che dovrebbe passare dallo stadio e arrivare a Rovezzano verrà realizzata?
«I lavori per Bagno a Ripoli procedono, e dopo l’apertura della Soprintendente Antonella Ranaldi stiamo lavorando anche per inserire le pensiline sulla parte più pregiata dal punto di vista paesaggistico della tratta. A breve vedremo i primi disegni ma sarà una novità enorme: in tutti i paesi del mondo funziona così. Quella per Campo di Marte è uno dei nostri obiettivi, perché collegherebbe un quartiere importante come il 2 al resto della città e darebbe un’alternativa a tanti che arrivano da fuori città con il parcheggio scambiatore di Rovezzano. Lavoriamo per questo, perché ci serve una rete sempre più diffusa e integrata».
La PolCascine funziona? E la PolMetro?
«La PolCascine ha dei numeri ottimi, e tanti sono i riscontri positivi dei cittadini. Colgo l’occasione per ringraziare la Polizia Municipale per il servizio che sta facendo. Anche la PolMetro, sui cui il nuovo questore Fausto Lamparelli si è molto impegnato, è finalmente attiva: ricevo spesso foto degli agenti sui mezzi e credo che sia un’ottima cosa frutto della collaborazione tra istituzioni».
Ha detto ciò che forse tutti sanno ma nessuno aveva il coraggio di dire: le spaccate sono legate al consumo di crack. Ma come si ferma un fenomeno come questo?
«Non è una novità, lo ha detto la Sindaca Funaro più volte. Il crack ci sta riportando da questo punto di vista ai tempi dell’eroina quando venivano rubate le autoradio nelle auto. Noi aumentiamo i controlli e il presidio del territorio, chiediamo più attenzione alla Prefettura, ma serve anche contrastare con forza questa droga che è devastante e viene consumata anche dai giovanissimi».
È l’assessore alla sicurezza ma non l’abbiamo vista a togliere le keybox. Lo ammetta, non sa usare le tronchesi, vero?
«Abbiamo lavorato sulla delibera assieme all’assessore Vicini, siamo una squadra. Dietro le key box c’è la battaglia sacrosanta per un turismo sostenibile e per il diritto all’abitare su cui la nostra Sindaca – e quindi la nostra città – sono in prima linea a fronte di un governo sordo che ora, dopo non aver fatto nulla per anni, addirittura fa ricorso contro la legge regionale sul turismo. Uno scandalo. L’interesse privato non può prevaricare quello pubblico, e il turismo non può arrivare a rendere la nostra città respingente per i lavoratori. Dobbiamo batterci per questo e lo faremo».
Col nuovo piano della sosta e l’eliminazione delle vetrofanie, ci sono state anche lamentele. Ma come sta andando?
«Migliaia di persone hanno acquistato i mini abbonamenti togliendosi il pensiero e potendo parcheggiare gratuitamente nella propria zona, e con solo 10€ al mese nelle altre. Stiamo aumentando i controlli a tutela dei residenti perché troppi usano i posti destinati a loro fuori dalle regole. I numeri crescono via via, e spero aumentino ancora perché tutte le risorse andranno alle manutenzioni stradali e per migliorare il trasporto pubblico».
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