Anche a Firenze scatta la protesta dei magistrati all’inaugurazione dell’anno giudiziario: coccarde e Costituzione contro il governo
Nel corso della celebrazione i rappresentanti dell’Anm hanno abbandonato l’aula all’ingresso dei rappresentanti dell’esecutivo in segno di dissenso sulla riforma della giustizia
FIRENZE Anche a Firenze, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, alcuni magistrati hanno aderito alla protesta indetta dall'Anm contro la separazione delle carriere. Riconoscibili per la toga, una coccarda e la Costituzione in mano, al momento dell'inizio dell'intervento del rappresentante del ministero della Giustizia (a Firenze c’è Antonio Sangermano) hanno abbandonato in silenzio l'auditorium del palazzo di giustizia in cui si svolge la cerimonia.
La protesta
Coccarde sulla toga, costituzione in mano e tutti fuori quando parlerà il rappresentante del governo. È la protesta dei magistrati organizzata dall'Anm contro la riforma della giustizia alla cerimonia di inaugurazione per l'anno giudiziario 2025 oggi a Firenze. “È un gesto verso un disegno riformatore costituzionale che non condividiamo e che riteniamo inutile per noi magistrati e dannosa per i cittadini - ha spiegato il presidente della sezione toscana dell'associazione nazionale magistrato Alessandro Ghelardini - Le priorità del mondo della giustizia sono ben altre: la durata dei processi" e "la riforma non modificherà in nulla l'attuale situazione". Per Ghelardini, che prenderà poi la parola durante la cerimonia, "si va a intervenire su un assetto ordinamentale perché si sostiene che ad oggi ci sia un deficit di terzietà del giudice. L'esperienza, anche recente, dimostra che l'attuale assetto della magistratura è in grado di valutare con piena indipendenza e terzietà le richieste dei pubblici ministeri, magistrati che come noi condividono il medesimo percorso professionale. Tutta questa necessità di intervenire sull'ordinamento giudiziario con questa separazione che noi riteniamo pregiudizievole dell'interesse dei cittadini, in realtà non può essere una priorità".