La manifestazione
Firenze, la rivolta dei rider è sempre più forte: stavolta in 50 contro il rapinatore – Video
In via Galliano la manifestazione, poi improvvisano un presidio e arriva la polizia. Il sindacato: «Occorre avviare un dialogo con le istituzioni»
FIRENZE. Prima la rissa con i presunti rapinatori in via della Panche, avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi, poi la protesta davanti alla questura. E lunedì sera una nuova “caccia” al rapinatore in piazza Dalmazia, seguita da una manifestazione in via Galliano davanti a un negozio di Glovo. Sale la protesta dei rider, vittime negli ultimi mesi di una serie di rapine violente. Il malessere cresce, e tende a sfogarsi in modo improvvisato e incontrollato. Come è accaduto lunedì sera in piazza Dalmazia, dove una cinquantina di rider ha inseguito il presunto autore di una tentata rapina a un loro collega fattorino.
Un video, ripreso da un residente e pubblicato sul profilo Facebook di “Welcome to Florence”, racconta quello che è accaduto. Un ragazzo con una felpa bianca è inseguito da un gruppo di rider, che diventano sempre di più. Per evitare di essere raggiunto invade i binari della tramvia e blocca il tram, in viale Morgagni all’altezza dell’incrocio con piazza Dalmazia. Intanto la voce gira tra i rider. Ne arrivano altri. Il giovane inseguito scappa a piedi, direzione Careggi, tallonato da una massa sempre più folta di fattorini sulle loro bici. Alla fine lo raggiungono, c’è una colluttazione, poi probabilmente riesce a scappare. Infatti quando la polizia arriva sul posto non trova nulla.
A chiamare le forze dell’ordine non sono i rider, nessuno di loro lo fa. È un residente, che assiste alla scena e segnala una lite in strada. Finito il parapiglia il gruppo di rider – si tratterebbe per lo più di giovani appartenenti alla comunità pakistana – torna verso piazza Dalmazia, percorre via Mariti e si sposta verso via Galliano: qui una cinquantina di fattorini inscena una protesta vicino a un negozio di Glovo. Chiedono più sicurezza. É una manifestazione improvvisata, pacifica. Arriva la polizia, avvisata dai residenti che non capiscono che cosa stia succedendo. Pattuglie della squadra volante e del Reparto prevenzione anticrimine, sei in tutto. I rider sono tranquilli, spiegano agli agenti che stanno protestando dopo l’ennesimo tentativo di rapina a un loro collega. La situazione è tranquilla e tutto si conclude senza disordini.
Un episodio simile si era già verificato domenica pomeriggio fuori dalla questura. Un centinaio di rider si era piazzato davanti agli uffici di via Zara per chiedere più controlli, dopo che un fattorino era stato accoltellato a scopo di rapina. Il giovane, di 27 anni, pakistano, era finito all’ospedale dopo aver ricevuto una coltellata a una coscia. Uno dei suoi due aggressori, un quindicenne di origine nordafricana, è stato arrestato dalla polizia. Erano le 15,30 di domenica, davanti al McDonald’s di piazza della Stazione, quando due giovani si sono avvicinati a un gruppetto di rider
. Dopo aver scambiato due chiacchiere, uno dei ragazzi ha spruzzato dello spray al peperoncino contro il ventisettenne. L’altro dopo avergli puntato il coltello alla gamba gli ha sfilato il cellulare dalla tasca, ferendolo inoltre alla gamba con la lama. La scena non è passata inosservata: le urla della vittima hanno richiamato l’attenzione di molti passanti. Proprio in quel momento una pantera della polizia ha svoltato l’angolo entrando nella piazza. Gli aggressori a questo punto sono fuggiti, abbandonando a terra lo smartphone della vittima. Il quindicenne è stato rintracciato mentre si nascondeva dietro a una siepe in piazza Adua.
Sabato sera c’era stata un’altra aggressione in via delle Panche: un rider, anche lui del Pakistan, è stato picchiato a scopo di rapina. Anche in questo caso gli altri rider si sono radunati per soccorrerlo, nella vicina via delle Gore, e poi hanno anche ingaggiato una colluttazione con i presunti rapinatori, riusciti però a scappare. Come è accaduto in piazza Dalmazia, pure in questa occasione nessuno in un primo tempo ha chiamato le forze dell’ordine.
Proprio la scorsa settimana i rider, coordinati dalla Nidil Cgil, avevano organizzato dei presidi nelle piazze di Firenze per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulla loro condizione. Spesso infatti sono obiettivi facili per i rapinatori. Con loro hanno bici di valore, spesso e-bike del valore di alcune migliaia di euro. Hanno con loro dispositivi elettronici come smartphone e tablet per la gestione delle consegne. A volte, a seconda delle piattaforme per cui lavorano, hanno con loro anche molto denaro contante, accettato come forma di pagamento degli ordini.
I fattorini troppo spesso diventano prede dei malviventi. E sfogano il loro malessere, arrivando purtroppo, come è accaduto in questi giorni, a tentare di farsi giustizia da soli, in alcuni casi senza neppure pensare ad avvisare le forze dell’ordine. «Siamo andati a parlare con questi ragazzi, alla stazione, in via Cavour, per capire la situazione – racconta Mattia Chiosi della Nidil Cgil –. Ho detto loro che le manifestazioni vanno bene perché danno agli aggressori il segnale che sono uniti». «Tuttavia – aggiunge – devono capire che questa protesta, questa solidarietà, la devono portare a un livello successivo, serve un dialogo con le istituzioni e con le forze dell’ordine». E proprio nei prossimi giorni potrebbe essere indetta in città una grande manifestazione di piazza per chiedere più sicurezza per i rider.