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Chi è Sara Funaro, la candidata Pd per il dopo Nardella a Firenze nipote del “sindaco dell’alluvione”. Dagli inizi con Renzi al volontariato in Sudamerica

Chi è Sara Funaro, la candidata Pd per il dopo Nardella a Firenze nipote del “sindaco dell’alluvione”. Dagli inizi con Renzi al volontariato in Sudamerica

Un ritratto della donna scelta dal Pd fiorentino per la candidatura a Palazzo Vecchio e le comunali previste a giugno. Dal volontariato all’impegno politico

05 dicembre 2023
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FIRENZE “Credo fermamente che gli anni e i luoghi nei quali nasciamo creino le basi per le strade che percorriamo durante la vita e che siano uno degli elementi fondanti dei nostri valori". Così si presenta nel suo blog Sara Funaro, 47 anni, assessore al welfare e sanità, accoglienza e integrazione del Comune di Firenze, scelta dall'assemblea cittadina del Pd (senza le primarie) come candidata della coalizione di centrosinistra per la carica di candidata sindaca per succedere all'uscente Dario Nardella nella prossima primavera. Nata da madre cattolica e padre di religione ebraica (la stessa che lei ha abbracciato), Renzo Funaro, già presidente dell'associazione Opera del Tempio Ebraico, Sara è la nipote dello scrittore Piero Bargellini, sindaco democristiano di Firenze, anche detto il “sindaco dell’alluvione”, perché affrontò da primo cittadino l'alluvione del 1966.

Psicologa e psicoterapeuta, l'assessore Funaro si è laureata in psicologia all'Università di Firenze, si è specializzata in psicoterapia con un corso quadriennale in psicologia clinica presso il policlinico Le Scotte di Siena; ha svolto un corso di perfezionamento in osicoterapia fenomenologica all'Università di Urbino e ha frequentato un master di etnopsichiatria al Centre Devereux di Parigi. Potrebbe essere la prima sindaca dell’era Schlein, lei che ha iniziato con Matteo Renzi, e proprio nel 2014 ha ricevuto il primo incarico da assessora. Attenta da sempre agli ultimi, alle politiche sociali. Un po’ come era il cugino, Lorenzo “Mao” Bargellini, per anni i leader del Movimento di lotta per la casa a Firenze. Lei sulla sponda “governativa”, lui su quella antagonista. Ma mai in conflitto aperto.

"Sono nata nel 1976 a Firenze, anno in cui Tina Anselmi fu la prima donna italiana nominata ministro, portando avanti importanti battaglie per i diritti delle donne. Anno in cui Jobs e Wozniach, due appassionati di informatica in un garage della California con pochi dollari in tasca, fondarono la Apple. Anno in cui Larry Mullen intenzionato a mettere su una band, affigge un volantino con un appello a cui rispondono in quattro e nascono gli U2 - racconta di sé Funaro - Sono nata negli anni in cui i sogni accompagnati da competenze e determinazione si iniziavano a realizzare. Sono nata in una città che si presenta da sola per bellezza e cultura, una città che è sempre stata baluardo della difesa dei diritti degli uomini, a partire dall'abolizione della pena di morte. Ho avuto la grande fortuna di crescere in una famiglia nella quale le differenze religiose, culturali e identitarie sono state sempre elemento di unione, attraverso il confronto e il rispetto reciproco".

"Il mio mondo è sempre stato il sociale: ho iniziato a fare volontariato da adolescente con i bambini e i ragazzi disabili, ho continuato lavorando come operatrice con i minori, nella salute mentale e nelle dipendenze durante l'università - racconta sempre Funaro nel suo blog - In seguito sono stata in Brasile a Salvador Bahia dove ho lavorato con bambini di strada e presso comunità psichiatriche". In seguito alla formazione universitaria, Sara Funaro ha lavorato come psicoterapeuta clinica con studio privato ed è stata cofondatrice della scuola di psicoterapia fenomenologico dinamica. Ha lavorato come psicoterapeuta presso l'Ospizio Israelitico e come formatrice del personale in vari enti in Italia oltre che supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie, oltre che in associazioni che si occupavano di mediazione culturale. "Sono convinta che fare politica significhi mettersi al servizio degli altri. Don Milani diceva che il problema degli altri è uguale al nostro e che uscirne tutti insieme é politica, uscirne da soli è avarizia". È con questo spirito che Sara Funaro ha iniziato la sua attività prima, nel 2009, come vicepresidente dell'Asp Firenze Montedomini e dal giugno 2014 al fianco del sindaco Dario Nardella come assessore a Welfare e Sanità, Accoglienza e Integrazione, Pari Opportunità e Casa. E' stata confermata assessore nel 2019.

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