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Firenze, l’ok al bilancio rassicura Nardella. E ora tesse la tela per il terzo mandato

Firenze, l’ok al bilancio rassicura Nardella. E ora tesse la tela per il terzo mandato

Bufera delle opposizioni sui 93 milioni previsti dalle multe. Dopo il caso Del Re la maggioranza vota compatta il previsionale. Previsti 1,8 miliardi di investimenti in 3 anni

30 marzo 2023
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FIRENZE. Nessuno strappo nella maggioranza, né tra i dem né con i renziani. Una pioggia di investimenti per un totale di 1,8 miliardi nel triennio, di cui oltre la metà è destinata al trasporto pubblico locale, in particolare al potenziamento della rete tramviaria. Infine il tanto atteso via libera all’aumento della tassa di soggiorno che aveva alimentato nei giorni scorsi più di un mal di pancia. Archiviato in maniera indolore il bilancio previsionale 2023-2025 il sindaco Nardella festeggia il ritorno dell’unità a Palazzo Vecchio dopo le tensioni delle ultime settimane e compatta le truppe in vista delle prossime sfide. «L'amministrazione comunale è più forte che mai, abbiamo dimostrato compattezza, spirito di squadra e senso di responsabilità» e poi «il bilancio è straordinario, perché contiene un record di investimenti, più di 1,5 miliardi, a cui si sommano anche quelli della Città metropolitana, un aumento della spesa per i servizi ai cittadini, sulla cultura e sulla scuola». Alla crisi economica e all’inflazione, sottolinea Nardella, «abbiamo risposto non aumentando le tasse ai fiorentini ma aumentando l’imposta di soggiorno a chi viene a visitare la città». Complessivamente «è il bilancio della ripartenza», chiarisce l’assessore Giovanni Bettarini. E nell’ottica del sindaco, vale come un reset dopo la cacciata di Cecilia Del Re.

Ma all’orizzonte rimane la partita del candidato dem per le elezioni 2024, un rebus ancora tutto da sciogliere. Con la delfina designata, Sara Funaro, non molto gradita dall’area Schlein che medita di puntare sull’assessore regionale, Monia Monni o, come piano B, sull’assessore Andrea Giorgio. Mentre sullo sfondo rimane l’incognita Del Re, pronta a chiedere le primarie o buttarsi in una corsa da ‘guastatrice’ con la propria lista. E l’insidia renziana, con l’idea di Iv, mai del tutto svanita, di schierare la vicepresidente regionale, Stefania Saccardi.

Mentre, sotto traccia, si aprono spiragli per un potenziale tris di Nardella. Grazie al lavoro di Anci e Lega, infatti, si sta valutando di introdurre nel pacchetto sull’autonomia differenziata la previsione di un terzo mandato per i sindaci dei Comuni oltre i 15.000 abitanti. Il sindaco ne ha parlato con “amici” dell’opposizione nei suoi viaggi romani e i leghisti e Calderoli stesso ne starebbe discutendo con i sindaci del Nord. Trame destinate ad infittirsi nel corso dei mesi ma che al momento non preoccupano Nardella, ormai consapevole che l’ultimo anno di mandato sarà ricco di turbolenze. E, ovvio, la prima opzione per il sindaco resta una candidatura alle Europee, magari blindata dal Pd nazionale con un ticket forte che gli consenta di rastrellare consensi nel Lazio.

Ma l’approvazione del bilancio con i voti favorevoli dei consiglieri di Pd, lista Nardella e Iv intanto è già una battaglia in meno. «Nessuno scostamento da un programma di mandato che condividiamo», garantisce la consigliera Iv, Barbara Felleca che però punzecchia sui 93 milioni legati alle multe e rivendica l’astensione sulla tassa di soggiorno «motivato da argomento del tutto politico, sicuramente troviamo convergenza sul tema dell’incasso che dovrà essere reinvestito nell’accoglienza e sugli operatori del settore». A votare contro il bilancio previsionale alla fine sono solo FdI, M5s e Spc, assente la Lega. Tra i più critici c’è Alessandro Draghi di Fdi che ricorda i «93 milioni nel bilancio per le multe, sanzioni che nel bilancio preventivo 2022 rappresentavano 87 milioni». I consiglieri comunali di Spc, Palagi e Bundu che hanno presentato 26 emendamenti denunciano invece la totale bocciatura delle proposte: «Dispiace che non ci sia stata nessuna apertura, anche su questo il Pd non cambia». Per Cocollini del gruppo Centro il bilancio si riassume in tre parole: «tassa e spendi». Nel bilancio il più importante capitolo è dedicato agli investimenti con la previsione di quasi 2 miliardi di euro fino al 2025. Nello specifico sono previsti 52 milioni di euro alla scuola, oltre 28 milioni per valorizzazione beni e attività culturali, quasi 204 milioni per le infrastrutture sportive, 20 milioni per l’edilizia Erp, 22 milioni per lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, 12 milioni in politiche sociali e della famiglia fra cui 5 milioni per lo sviluppo degli asili nido. Consistenti anche gli investimenti in sicurezza e videosorveglianza per i quali Palazzo Vecchio stanzia oltre 61 milioni di euro. Un altro aspetto importante del bilancio è la lotta all’evasione, con l’amministrazione comunale che prevede di recuperare solo nell’anno in corso oltre 33 milioni dall’evasione. Infine ci sono gli investimenti sul personale, con 13 milioni di euro in più. «Una questione decisiva – sottolinea Bettarini - perché le macchine amministrative sono state oggetto di un blocco decennale delle assunzioni che ha portato a un deficit di lavoro rispetto alla necessità, abbiamo un piano di 1.000 assunzioni e tanti pensionamenti».
 

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