Lavori per rotatoria e rampa di accesso Il caro materiali ritarda il via ai cantieri
«Si attende il nuovo listino dei prezzi che sarà pubblicato dalla Regione Toscana»
LASTRA A SIGNA. Settembre potrebbe essere un mese decisivo per sbloccare alcune opere che sul territorio lastrigiano sono molto attese: la rotatoria in prossimità della stazione, all’incrocio tra via Livornese e la strada provinciale di collegamento con Ginestra e Malmantile e la rampa di accesso al ponte di collegamento con Signa. Gli aggiornamenti sulle due opere sono emersi durante l’ultimo consiglio comunale, grazie a due interrogazioni presentate dal consigliere Paolo Giovannini di Forza Italia. A fare il punto su entrambi le questioni l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Emanuele Caporaso. «I lavori per la rotatoria non sono ancora iniziati, è iniziato il procedimento – spiega l’assessore –. I lavori fatti sono quelli per la bonifica che è stata realizzata a spese delle casse comunali e questo era l’ostacolo più grande che Rfi poneva per la realizzazione dell’opera. La rotatoria è in fase di progettazione esecutiva. Il procedimento per arrivare a questo punto è stato lungo, abbiamo dovuto acquisire dei cambiamenti normativi che nel frattempo sono intervenuti».
Tanti infatti gli ostacoli che il progetto ha dovuto superare: dalla questione idraulica, alla perizia acustica chiesta dalla Regione. Adesso non resta che aspettare il progetto esecutivo previsto entro i primi dieci giorni di agosto, ma i soldi intanto sono già stati stanziati da Rfi, anche se probabilmente le somme dovranno essere riviste a causa dei rincari. «Col nuovo procedimento – aggiunge Caporaso – potremo partire con la gara d’appalto. I tempi non dipendono strettamente dall’ente comunale, noi ci siamo sempre fatti trovare pronti a tutte le richieste. Appena la Regione darà l’ok, pensiamo per settembre, potrà partire la gara per l’appalto e il piano degli espropri. I tempi per la realizzazione dell’infrastruttura poi non saranno lunghi, si parla di qualche mese. Crediamo per i primi mesi del 2023 di poter ragionevolmente assistere all’inizio dei lavori. La volontà e le risorse da parte di Rfi ci sono. In questo caso, come per altre opere, anche loro sono in attesa che venga pubblicato il listino dei prezzi approvato in Giunta Regionale la scorsa settimana». Se per la rotatoria si può prospettare il 2023 come anno di inizio e fine dei lavori, anche in questo caso emerge come la questione dell’aumento dei costi dei materiali abbia rappresentato una criticità notevole da superare, ostacolo che accomuna i lavori per l’opera a quelli della nuova rampa, altra infrastruttura per cui si sta aspettando di avere i nuovi prezzi dalla Regione. «Tra le motivazioni dei ritardi – afferma l’assessore ripartendo dalla cronistoria dell’opera – la prima riguarda le fasi di realizzazione delle fondazioni dell’infrastruttura. Fu trovata una condotta del gas dove non doveva esserci, cosa che ha portato un danno per il tempo perso e per la fondazione che ha dovuto essere rivista, andando incontro anche ad altri enti dato che parliamo di un punto delicato, accanto all’argine. Altro elemento che ha provocato ritardi è stato il Covid, con le ditte che in certi momenti sono state decimate e non hanno potuto portare avanti l’attività nei tempi proprio perché mancava la forza lavoro. L’ultimo impatto, non banale, è stato quello dell’aumento dei prezzi. Dato che la gara era stata fatta un po’ di tempo fa abbiamo incontrato gli aumenti del 2021 e del 2022, che sono stati i più consistenti». Risolto questo nodo i lavori dovrebbero riprendere regolarmente e portare in tempi rapidi alla conclusione dell’infrastruttura sull’Arno.
«Appena la Regione Toscana pubblicherà il listino dei prezzi – conferma Caporaso – procederemo con una nuova perizia che comprenda l’aumento dei prezzi e definiremo il nuovo quadro economico. Noi abbiamo le risorse e mettiamo in conto di poter ripartire a settembre. Una volta ricominciati i lavori c’è rimasto lavoro da fare per circa cinque o sei mesi e per gennaio si dovrebbero concludere».
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