Empoli, Sebastiano Esposito si presenta: «Così voglio cogliere questa opportunità. La più grande della mia carriera»
Il centravanti azzurro: «Con i compagni e con il mister c’è una bella armonia, l’alchimia è perfetta»
EMPOLI. Un attaccante arrivato a Empoli per ritagliarsi il suo spazio e rendersi protagonista nella sua prima stagione in Serie A. Sebastiano Esposito indossa la maglia azzurra con l’obiettivo di fare gol ed esultare il più possibile, ma soprattutto, sottolinea con «lo scopo di raggiungere quanto prima la salvezza». «Sono felicissimo di essere qui – le sue parole d’esordio – ringrazio tutti per l’opportunità che mi è stata data. Dopo la possibilità che mi dette Antonio Conte cinque anni fa all’Inter, questa è la più grande opportunità della mia carriera. Nessuno mi aveva offerto una prima stagione in Serie A e spero tanto di fare bene».
L'addio alla Samp
La trattativa con la Sampdoria, come spiega lo stesso giocatore, alla fine è durata meno del previsto e il giocatore si è detto entusiasta fin dall’inizio di un suo arrivo a Empoli. «Con il mio agente Mario Giuffredi, c’eravamo dati come scadenza la data del 7 luglio: fino a quel giorno ignoravo le trattative che mi vedevano coinvolto, poi lui, durante una cena, mi mise sul piatto le varie proposte, ma l’Empoli per me è sempre stata la prima scelta. Con la Sampdoria ho avuto un colloquio con Accardi che avevo chiesto io, ma avevo già scelto. Naturalmente ringrazio i tifosi, il direttore Mancini e il presidente per la passata stagione, se sono qui è anche per merito loro, ma vere e proprie proposte da parte loro non ce ne sono state». E sul suo ruolo in campo: «Non ho una posizione prediletta, se il mister vuole posso giocare anche in porta o in difesa, poi starà a lui giustificare la scelta – ride –. A parte gli scherzi mi piace giocare con la palla come tutti gli attaccanti, mi piace fare gol e giocare con la squadra e fornire assist. Siamo a un bel punto della preparazione, con carichi molto alti, la prima differenza che ho notato fra la B e la A, del resto i compagni mi hanno detto che D’Aversa lavora molto sulla preparazione. Per quanto riguarda le mie caratteristiche mi reputo un giocatore offensivo dotato di una buona tecnica, ma quello starà a voi giudicarlo».
Grande opportunità
L’Empoli è un bel gradino della sua carriera e non lo nasconde: «Empoli rappresenta il gradino superiore dove mi posso confrontare con il calcio di Serie A, con il mio procuratore ne abbiamo sempre parlato di questa piazza, prima o poi doveva arrivare questa scelta, posso confrontarmi con grandi campioni quest’anno, ce la metteremo tutta per arrivare alla salvezza prima possibile». E sul rapporto con il mister e con i compagni Esposito sottolinea che «con i compagni mi sto trovando benissimo, è un gruppo giovane in cui si scherza molto, c’è una bella armonia, l’alchimia è perfetta. Per quanto riguarda il mister mi sta aiutando molto, mi parla tanto e sto bene con lui. Ci definisce due teste calde e per questo mi ci trovo bene». Esposito a Empoli è un cognome pesante. Lo portava Carmine, che a metà anni ’90 ha scritto pagine indelebili sotto la guida di Luciano Spalletti: «Non conoscevo questo giocatore, ma ho letto le sue interviste e lo ringrazio per le sue parole di incoraggiamento, è una responsabilità in più per me. Non ho particolari obiettivi personali, se non raggiungere la salvezza prima possibile, se vengono gol e prestazioni meglio, ci vorrà l’aiuto dei compagni, del mister e di tutto l’ambiente che ci circonda perché emergano i miei valori e quelli della squadra. L’idolo a cui mi ispiro? Il mio idolo di sempre è Francesco Totti».
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