Il Tirreno

Empoli

Mancano punti, non occasioni. L’Empoli crea ma raccoglie poco

di Luca D’Alessandro
Mancano punti, non occasioni. L’Empoli crea ma raccoglie poco<br type="_moz" />

Secondo le statistiche gli azzurri rendono meno di quello che riescono a costruire. Peggior attacco in A, ma per le prestazioni offerte la squadra è da metà classifica

30 novembre 2023
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EMPOLI. A un mese dalla fine del 2023 e a sei partite di distanza dalla conclusione del girone d’andata del campionato, l’Empoli siede nuovamente al terz’ultimo posto nella classifica di Serie A, a pari merito col Cagliari ma con una peggiore differenza reti. Chi sperava in qualcosa di incredibile dal cambio di panchina avvenuto dopo la quarta giornata si trova ora a esser contento per metà: vero che con Andreazzoli al timone la squadra non è più ultima e ha fatto punti in quattro partite su nove, ma sembra ancora mancare qualcosa. L’hombre vertical del Castellani risponderebbe, non c’è dubbio, che si deve ancora lavorare tanto ed è sempre molto lungo il calendario; ma alcuni trend sembrano ormai ben definiti, almeno per questa prima parte di campionato.

Quello principale è riassumibile facilmente: l’Empoli rende meno di quello che riesce a costruire, sia in attacco che in difesa. Lo dicono chiaramente le statistiche fornite da Opta. Prendiamo quelle sugli expected goals, cioè le probabilità che un tiro possa essere convertito in rete: gli azzurri hanno generato 13,1 xG, ma hanno segnato solo 8 reti, peggior dato del campionato. Mancano all’appello, approssimativamente, 5 marcature, quelle che avrebbero permesso di far punti contro Sassuolo o Frosinone, oppure vincere contro l’Udinese. In difesa stesso discorso: 25 i gol subiti (anche qui i peggiori, stavolta insieme a Salernitana e Cagliari), 19,5 gli xG concessi, un divario all’incirca di 5 reti. In entrambi i casi, pochissime squadre possono vantare una differenza tra il dato reale e quello probabilistico, e quindi una discrepanza di rendimento, peggiore: solo l’Udinese fa peggio a livello offensivo, solo la Salernitana in ambito difensivo. Se si tratta di eccessiva bravura degli avversari, innegabile in molti casi, oppure di un qualche tipo di mancanza nell’ultima istanza di un’azione è difficile dirlo: per esempio nel 3-4 contro il Sassuolo il conto degli xG è di 1,4 per gli azzurri e 2,4 per i neroverdi, scendendo a 0,6-1,6 senza considerare il rigore per parte.

Guardando alla prestazione attesa, quindi agli xG creati e concessi, l’Empoli non è sicuramente definibile una delle squadre peggiori del campionato. Quattordicesimo per livello offensivo, davanti a Torino, Lecce, Genoa, Salernitana e Verona e con discreto margine; quindicesimo difensivamente, mettendosi dietro Cagliari, Frosinone, Sassuolo e Salernitana. Giusto quel che manca, sostanzialmente, per poter stare fuori con decisione dalla zona retrocessione. Sono tanti i fattori che si potrebbero portare come spiegazione. Per esempio, nonostante le tre presenze in meno di Cancellieri e le due in meno di Cambiaghi, Baldanzi è con Caputo il miglior creatore di xG della squadra, a quota 2,0: sono i quarantesimi in Serie A per questa statistica, con Cambiaghi che si ferma a 1,1 (posizione 91) e Cancellieri a 1,0 (posizione 102).

L’assenza del gioiellino allora appare ancora più importante. Guardando alla difesa, balza all’occhio un dato forse scontato: l’Empoli è la squadra con la percentuale più bassa di duelli aerei vinti, il 41,6%. Controllando i dati dei singoli giocatori, ben cinque azzurri fanno parte dei 30 con la percentuale più bassa, lista che comprende Cancellieri, Ebuehi, Fazzini, Caputo e Maleh. Al contrario, per trovare il migliore degli empolesi nel fondamentale, bisogna arrivare alla posizione 71 di tutto il campionato con Ismajli al 56,7% (ben lontano dai migliori che si attestano sul 70% o più), mentre Luperto è già oltre il centesimo posto e sotto il 50%.




 

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